[1] poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
[2] Per questo tu castighi poco alla volta i colpevoli e li ammonisci ricordando loro i propri peccati, perché, rinnegata la malvagità, credano in te, Signore.
[3] Tu odiavi gli antichi abitanti della tua terra santa,
[4] perché compivano delitti ripugnanti, pratiche di magìa e riti sacrileghi.
[5] Questi spietati uccisori dei loro figli, divoratori di visceri in banchetti di carne umana, iniziati in orgiastici riti,
[6] genitori carnefici di vite indifese, tu li hai voluti distruggere per mano dei nostri antenati,
[7] perché ricevesse una degna colonia di figli di Dio la regione da te stimata più di ogni altra.
[8] Ma anche con loro, perché uomini, fosti indulgente mandando loro le vespe come avanguardie del tuo esercito, perché li distruggessero a poco a poco.
[9] Pur potendo in battaglia dare gli empi in mano dei giusti, oppure distruggerli con bestie feroci o all'istante con un ordine inesorabile,
[10] colpendoli invece a poco a poco, lasciavi posto al pentimento, sebbene tu non ignorassi che la loro razza era perversa e la loro malvagità naturale e che la loro mentalità non sarebbe mai cambiata,
[11] perché era una stirpe maledetta fin da principio. Non certo per timore di alcuno lasciavi impunite le loro colpe.
[12] E chi potrebbe domandarti: "Che hai fatto?", o chi potrebbe opporsi a una tua sentenza? Chi oserebbe accusarti per l'eliminazione di genti da te create? Chi si potrebbe costituire contro di te come difensore di uomini ingiusti?
[13] Non c'è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose, perché tu debba difenderti dall'accusa di giudice ingiusto.
[14] Né un re né un tiranno potrebbe affrontarti in difesa di quelli che hai punito.
[15] Essendo giusto, governi tutto con giustizia. Condannare chi non merita il castigo lo consideri incompatibile con la tua potenza.
[16] La tua forza infatti è principio di giustizia; il tuo dominio universale ti rende indulgente con tutti.
[17] Mostri la forza se non si crede nella tua onnipotenza e reprimi l'insolenza in coloro che la conoscono.
[18] Tu, padrone della forza, giudichi con mitezza; ci governi con molta indulgenza, perché il potere lo eserciti quando vuoi.
[19] Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve amare gli uomini; inoltre hai reso i tuoi figli pieni di dolce speranza perché tu concedi dopo i peccati la possibilità di pentirsi.
[20] Se gente nemica dei tuoi figli e degna di morte tu hai punito con tanto riguardo e indulgenza, concedendole tempo e modo per ravvedersi dalla sua malvagità,
[21] con quanta attenzione hai castigato i tuoi figli, con i cui padri concludesti, giurando, alleanze di così buone promesse?
[22] Mentre dunque ci correggi, tu colpisci i nostri nemici in svariatissimi modi, perché nel giudicare riflettiamo sulla tua bontà e speriamo nella misericordia, quando siamo giudicati. Ancora gli Egiziani. La loro punizione è progressiva
[23] Perciò quanti vissero ingiustamente con stoltezza tu li hai tormentati con i loro stessi abomini.
[24] Essi s'erano allontanati troppo sulla via dell'errore, ritenendo dei i più abietti e i più ripugnanti animali, ingannati come bambini senza ragione.
[25] Per questo, come a fanciulli irragionevoli, hai mandato loro un castigo per derisione.
[26] Ma chi non si lascia correggere da castighi di derisione, sperimenterà un giudizio degno di Dio.
[27] Infatti, soffrendo per questi animali, si sdegnavano, perché puniti con gli stessi esseri che stimavano dei, e capirono e riconobbero il vero Dio, che prima non avevano voluto conoscere. Per questo si abbatté su di loro il supremo dei castighi.