[1] Valoroso in guerra Giosuè figlio di Nun, successore di Mosè nell'ufficio profetico; egli, secondo il significato del suo nome, fu grande per la salvezza degli eletti di Dio, compiendo la vendetta contro i nemici insorti, per assegnare il possesso a Israele.
[2] Come era glorioso quando alzava le braccia e brandiva la spada contro le città!
[3] Chi prima di lui era stato così saldo? Egli guidava le guerre del Signore.
[4] Al suo comando non si arrestò forse il sole e un giorno divenne lungo come due?
[5] Egli invocò l'Altissimo sovrano, mentre i nemici lo premevano da ogni parte; lo esaudì il Signore onnipotente scagliando chicchi di grandine di grande potenza.
[6] Egli piombò sul popolo nemico e nella discesa distrusse gli avversari, perché le genti conoscessero la sua forza e che il loro avversario era il Signore.
[7] Rimase infatti fedele all'Onnipotente e al tempo di Mosè compì un'azione virtuosa con Caleb, figlio di Iefunne, opponendosi all'assemblea, impedendo che il popolo peccasse e dominando le maligne mormorazioni.
[8] Questi due soli si salvarono fra i seicentomila fanti, per introdurre Israele nella sua eredità, nella terra in cui scorrono latte e miele.
[9] Il Signore concesse a Caleb una forza che l'assistette sino alla vecchiaia, perché raggiungesse le alture del paese, che la sua discendenza potè conservare in eredità,
[10] sì che tutti gli Israeliti sapessero che è bene seguire il Signore.
[11] Quanto ai Giudici, ciascuno con il suo nome, coloro il cui cuore non commise infedeltà né si allontanarono dal Signore, sia il loro ricordo in benedizione!
[12] Le loro ossa rifioriscano dalle tombe e il loro nome si perpetui sui figli, poiché essi sono già glorificati.
[13] Samuele, amato dal suo Signore, di cui fu profeta, istituì la monarchia e consacrò i principi del suo popolo.
[14] Secondo la legge del Signore governò la comunità e il Signore volse lo sguardo benevolo su Giacobbe.
[15] Per la sua fedeltà si dimostrò profeta, con le parole fu riconosciuto veggente verace.
[16] Egli invocò il Signore onnipotente, quando i nemici lo premevano all'intorno, con l'offerta di un agnello da latte.
[17] Il Signore tuonò dal cielo; con grande fragore fece udire la voce,
[18] sterminò i capi dei nemici e tutti i principi dei Filistei.
[19] Prima dell'ora del suo eterno sonno, così attestò davanti al Signore e al suo Messia: "Denari e neanche dei sandali, da alcun vivente ho accettato" e nessuno potè contraddirlo.
[20] Perfino dopo la sua morte profetizzò, predicendo al re la sua fine; anche dal sepolcro levò ancora la voce per allontanare in una profezia l'iniquità dal popolo.