[1] Simone, figlio di Onia, sommo sacerdote, nella sua vita riparò il tempio, e nei suoi giorni fortificò il santuario.
[2] Da lui furon poste le fondamenta del doppio rialzo, l'alto contrafforte della cinta del tempio.
[3] Ai suoi tempi fu scavato il deposito per le acque, un serbatoio ampio come il mare.
[4] Premuroso di impedire la caduta del suo popolo, fortificò la città contro un assedio.
[5] Come era stupendo quando si aggirava fra il popolo, quando usciva dal santuario dietro il velo.
[6] Come un astro mattutino fra le nubi, come la luna nei giorni in cui è piena,
[7] come il sole sfolgorante sul tempio dell'Altissimo, come l'arcobaleno splendente fra nubi di gloria,
[8] come il fiore delle rose nella stagione di primavera, come un giglio lungo un corso d'acqua, come un germoglio d'albero d'incenso nella stagione estiva
[9] come fuoco e incenso su un braciere, come un vaso d'oro massiccio, ornato con ogni specie di pietre preziose,
[10] come un ulivo verdeggiante pieno di frutti, e come un cipresso svettante tra le nuvole.
[11] Quando indossava i paramenti solenni, quando si rivestiva con gli ornamenti più belli, salendo i gradini del santo altare dei sacrifici, riempiva di gloria l'intero santuario.
[12] Quando riceveva le parti delle vittime dalle mani dei sacerdoti, mentre stava presso il braciere dell'altare, circondato dalla corona dei fratelli come fronde di cedri nel Libano, e lo circondavano come fusti di palme,
[13] mentre tutti i figli di Aronne nella loro gloria, con le offerte del Signore nelle mani, stavano davanti a tutta l'assemblea di Israele,
[14] egli compiva il rito liturgico sugli altari, preparando l'offerta all'Altissimo onnipotente.
[15] Egli stendeva la mano sulla coppa e versava succo di uva, lo spargeva alle basi dell'altare come profumo soave all'Altissimo, re di tutte le cose.
[16] Allora i figli di Aronne alzavano la voce, suonavano le trombe di metallo lavorato e facevano udire un suono potente come richiamo davanti all'Altissimo.
[17] E subito tutto il popolo insieme si prostrava con la faccia a terra, per adorare il Signore, Dio onnipotente e altissimo.
[18] I cantori intonavano canti di lodi, il loro canto era addolcito da una musica melodiosa.
[19] Il popolo supplicava il Signore altissimo in preghiera davanti al Misericordioso, finché fosse compiuto il servizio del Signore e terminasse la funzione liturgica.
[20] Allora, scendendo, egli alzava le mani su tutta l'assemblea dei figli di Israele per dare con le sue labbra la benedizione del Signore, gloriandosi del nome di lui.
[21] Tutti si prostravano di nuovo per ricevere la benedizione dell'Altissimo.
[22] Ora benedite il Dio dell'universo, che compie in ogni luogo grandi cose, che ha esaltato i nostri giorni fino dalla nascita, che ha agito con noi secondo la sua misericordia.
[23] Ci conceda la gioia del cuore e ci sia pace nei nostri giorni in Israele, per tutti i giorni futuri.
[24] La sua misericordia resti fedelmente con noi e ci riscatti nei nostri giorni.
[25] Contro due popoli sono irritato, il terzo non è neppure un popolo:
[26] quanti abitano sul monte Seir e i Filistei e lo stolto popolo che abita in Sichem.
[27] Una dottrina di sapienza e di scienza ha condensato in questo libro Gesù figlio di Sirach, figlio di Eleàzaro, di Gerusalemme, che ha riversato come pioggia la sapienza dal cuore.
[28] Beato chi mediterà queste cose; le fissi bene nel cuore e diventerà saggio;
[29] se le metterà in pratica, sarà forte in tutto, perché la luce del Signore è la sua strada.