Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica
L’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica è l’Organismo titolare dell’amministrazione e della gestione del patrimonio immobiliare e mobiliare della Santa Sede destinato a fornire le risorse necessarie all’adempimento della funzione propria della Curia Romana per il bene e a servizio delle Chiese particolari.
Alla stessa compete amministrare il patrimonio immobiliare e mobiliare degli Enti che hanno affidato alla Santa Sede i propri beni, nel rispetto della finalità specifica per la quale il patrimonio è stato costituito e degli indirizzi e delle politiche generali approvate dagli Organismi competenti.
L’esecuzione delle operazioni finanziarie di cui ai §§ 1 e 2 avviene attraverso l’attività strumentale dell’Istituto per le Opere di Religione.
L’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica provvede a quanto è necessario per l’attività ordinaria della Curia Romana, curando la tesoreria, la contabilità, gli acquisti e gli altri servizi.
L’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica può svolgere i medesimi servizi di cui al § 1 anche per le Istituzioni collegate con la Santa Sede o che facciano riferimento ad essa nel caso in cui ne facciano richiesta, oppure sia così disposto.
L’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica è presieduta da un Presidente. Egli è assistito da un Segretario e da un Consiglio, composto da Cardinali, Vescovi, presbiteri e laici, che lo aiuta nell’elaborazione delle linee strategiche dell’Ente e nella valutazione delle sue realizzazioni.
L’organizzazione interna dell’Organismo si articola in tre Aree funzionali, che curano la gestione immobiliare, gli affari finanziari e i servizi.
L’Organismo si avvale della consulenza di esperti nelle materie di competenza, nominati ai sensi degli artt. 16 - 17 § 1.
Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium
* * *
È stata costituita da Paolo VI con la Costituzione Apostolica Regimini Ecclesiae Universae del 15 agosto 1967. La Costituzione Apostolica Pastor Bonus del 28 giugno 1988 ne tratta negli articoli 172 e 173, come modificati dal Motu Proprio del Santo Padre Francesco dell’8 luglio 2014, che ha anche abrogato gli artt. 174 e175.
A questo Ufficio spetta di amministrare i beni di proprietà della Santa Sede, e quelli ad essa affidati da altri enti della Santa Sede, destinati a fornire fondi necessari all'adempimento delle funzioni della Curia Romana. L'Ufficio è presieduto da un Cardinale, assistito da un determinato numero di Cardinali e coadiuvato da un Prelato Segretario.
Leone XIII con Chirografo del 9 agosto 1878 nominava il Cardinale Nina, Suo Segretario di Stato, Prefetto dei Sacri Palazzi e Amministratore del Patrimonio rimasto alla Santa Sede dopo il 1870.
Con Motu Proprio dell'11 dicembre 1880 e 23 maggio 1883 nominava una Commissione di Cardinali per sovrintendere con voto consultivo all'Amministrazione dell'Obolo e del Patrimonio della Santa Sede.
Con altro Motu Proprio del 30 aprile 1891 lo stesso Leone XIII affidava a detta Commissione la diretta amministrazione del Patrimonio della Santa Sede, con incarico di estendere le sue cure a tutti gli altri rami e affari economici ad essa attinenti, stabilendo che la stessa Commissione continuasse ad amministrare liberamente il Patrimonio anche in tempo della Sede Vacante e rimanesse fornita della sopradette facoltà fino a che non fosse disposto diversamente.
Pio XI con Motu Proprio del 16 dicembre 1926 dispose la riunione degli Uffici amministrativi della Prefettura SS. PP. AA e della Sezione dei Dicasteri Ecclesiastici alla generale Amministrazione dei Beni della Santa Sede.
Il Dicastero risultava così costituito da due Sezioni, rispettivamente coordinate da due Delegati: la Sezione Ordinaria, che adempiva i compiti prima riservati all’Amministrazione dei Beni della Santa Sede, e la Sezione Straordinaria, costituita da Pio XI con Motu Proprio del 7 giugno 1929 allo scopo di gestire i fondi versati dal Governo Italiano alla Santa Sede in esecuzione della Convenzione finanziaria allegata al Trattato del Laterano dell'11 febbraio 1929, con l’incarico di dedicarsi ai compiti in precedenza svolti dall’Amministrazione Speciale della Santa Sede.
Con Motu Proprio dell’8 luglio 2014 il Santo Padre Francesco ha abolito la suddivisione di due Sezioni. Attualmente l’attribuzione delle competenze e degli uffici del Dicastero è normata dal Motu Proprio “I beni temporali”, del 4 luglio 2016.