PROFILO
La Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon nacque sotto la denominazione di Congregazione di San Giuseppe di Terrasanta, per iniziativa del monaco cistercense Desiderio d'Adiutorio, e fu riconosciuta da Paolo III il 15 ottobre 1542.
Fin dal 1542, anno della fondazione, i Virtuosi al Pantheon hanno annoverato i più importanti artisti che hanno lasciato a Roma tracce imperiture del loro ingegno. Dal XVII secolo furono periodicamente allestite mostre sotto il pronao del Pantheon, in concomitanza con il 19 marzo, festa del Santo Patrono del Sodalizio; mostre che ebbero amplissima risonanza. Nel 1837 fu pubblicato un nuovo Statuto, e così, con fondi del pubblico erario, venne istituita una rendita annua per bandire concorsi fra artisti. Famoso resta il Concorso Gregoriano voluto da Gregorio XVI. L'11 settembre 1833, per iniziativa del Reggente Giuseppe de Fabris e con l'approvazione di Gregorio XVI, fu eseguita la ricognizione della tomba di Raffaello. Il titolo di Pontificia fu concesso dal Beato Pio IX nel 1861 e quello di Accademia da Pio XI nel 1928.
Secondo il nuovo Statuto approvato nel 1995, la Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon ha lo scopo di favorire lo studio, l'esercizio ed il perfezionamento delle Lettere e Belle Arti, con particolare riguardo alla letteratura d'ispirazione cristiana e all'arte sacra in tutte le sue espressioni, e di promuovere l'elevazione spirituale degli artisti, in collegamento con il Pontificio Consiglio della Cultura.
L'Accademia, unitamente alle altre Accademie Pontificie, propone annualmente al Santo Padre i candidati per l'assegnazione del Premio Pontificio.
Fra le iniziative dell'Accademia si segnala la pubblicazione della storia del Sodalizio, di cui sono usciti i primi quattro volumi dalle origini al 1799, e, dal 2000, degli Annali della «Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon», giunti al X numero, che, annualmente, raccolgono contributi artistici, letterari e poetici di Accademici e di corrispondenti esterni al Sodalizio.
Gli Accademici Virtuosi sono scelti tra eminenti personalità di ogni nazione, giunte alla fama nell'esercizio della loro arte, note per retto sentire e morale operare. Gli Accademici Ordinari sono nominati dal Santo Padre e diventano Emeriti all'ottantesimo anno di età. Gli Accademici Virtuosi Ordinari sono in numero di cinquanta e si dividono in cinque Classi: Architetti, Pittori e Cineasti, Scultori, Studiosi o Cultori di discipline attinenti alle Arti e Musicisti, Poeti e Scrittori. Il Presidente è nominato dal Sommo Pontefice, rimane in carica cinque anni e può essere riconfermato. Il Presidente fa parte del Consiglio di Coordinamento fra Accademie Pontificie.