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Giubileo nel mondo
America
Cile
Nuovo inizio nel segno della riconciliazione
Il Cile ha vissuto una storia difficile nel corso questi anni. Il rimpatrio del se-natore Pinochet, dopo essere rimasto detenuto per 15 mesi a Londra, ha fatto in modo che il nostro paese torni ad occupare i titoli della stampa. Per anni si è parlato della dittatura e dei ÂdesaparecidosÂ. Qualcosa si è detto della ripresa economica. Poco si conosce dello sforzo del paese per ricostruire la propria unità nazionale, la riconciliazione fra i suoi abitanti nella democrazia ritrovata. E poco o niente si sa sul ruolo della Chiesa in questo sforzo nazionale di riconciliazione. Un bellissimo segno della presenza viva della Chiesa nel paese si è avuto il 17 dicembre scorso presso la Chiesa Cattedrale di Santiago. LÂArcivescovo, Mons. Francisco Javier Errázuriz, ha voluto organizzare un evento nazionale ed ecumenico per iniziare, con Cristo Gesù, il terzo millennio. Con il motto: ÂCon Cristo apriamo le porte al nuovo millennioÂ, che alludeva in modo evidente alla Porta Santa che avrebbe aperto il Papa il 24 dicembre. E stato un evento pieno di profondità e di stupende espressioni musicali e simboliche, interamente trasmesso in tutto il paese dai tre canali di copertura nazionale. Davanti alla Cattedrale era stato preparato un grande presepe a grandezza naturale scolpito, per lÂoccasione, nel nobile legno di Âraulì (albero del Cile). E davanti ad esso si sono svolti i tre momenti dellÂincontro: Lode ed Adorazione - Riconciliazione - Beatitudini.Vi era attivamente rappresentato tutto il Cile. Il Presidente della Repubblica, E-duardo Frei, che ha letto un messaggio di ringraziamento perché il Cile Âvive oggi in libertà e democraziaÂ. Alcuni parlamentari, che hanno presentato le loro richieste sul tema del lavoro e della donna. I Comandanti in Capo delle Forze Armate. Ed inoltre insegnati, artisti, rappresentanti dei mass media, lavoratori, imprenditori... e diverse confessioni religiose cristiane ed altri gruppi religiosi. E fra tutti, i due candidati che un mese dopo si sarebbero confrontati nel secondo turno delle elezioni per la carica di Presidente della Nazione. E stato uno spettacolo inedito e probabilmente unico al mondo. Un frutto stupendo del Giubileo! LÂArcivescovo ha concluso lÂincontro con un messaggio nel quale ha invitato tutti a scambiarsi il segno della pace. E stato commovente vedere i due candidati che, accogliendo lÂinvito, si sono scambiati il saluto della pace. LÂArcive-scovo ha sottolineato che la grande maggioranza del popolo del Cile appartiene alla fede cristiana e che il Vangelo innalza e sublima pienamente i valori umani. Il riconoscersi figli di Dio fornisce la base solida dellÂautentica fraternità, che è proprio il nostro più grande anelito per il Cile del terzo millennio. LÂevento si è concluso festosamente con lÂaccensione di un grande cero, pregando insieme il Padre Nostro, ricevendo la benedizione dellÂArcivescovo, intonando tutti insieme lÂInno alla Gioia, an-nunciando al Cile il messaggio degli angeli di Betlemme: ÂVi annuncio una grande gioia: oggi ci è nato, nella città di Davide, il Messia, il SignoreÂ. Il Cile intero ha reso grazie per questo momento così significativo di spiritualità, di riconciliazione e di speranza. Ecuador
Un Giubileo per i giovani
LÂiniziativa, descritta in un Âtesto base intitolato ÂAscolta giovane! Con Cristo grida per la vita e costruisci la speranzaÂ, è parte di un progetto congiunto per far camminare insieme, come Chiesa ÂPopolo di DioÂ, i differenti ambienti sociali ed ecclesiali del popolo ecuadoriano. ÂIn questo momento in cui predominano la corruzione, lÂindifferenza, lÂegoismo, lÂirriflessione e la mancanza dÂidentità personale  scrivono ai giovani dellÂEcuador il Presidente della Con-ferenza Episcopale Ecuadoriana José Mario Ruiz Navas, il segretario generale José Vicente Eguiguren e il Presidente della Commissione Episcopale dei Laici Jesús Esteban Sádaba  invitiamo i giovani ad essere protagonisti della storia del Terzo MillennioÂ. Il congresso, che coinvolgerà in tutto il paese almeno 100mila giovani, si articolerà in momenti di formazione ed ap-profondimento della spiritualità missionaria, preceduti e seguiti da una fase di preparazione e applicazione nelle varie diocesi dellÂEcuador. La Chiesa ecuadoriana vive intensamente il Giubileo. Terminato il periodo di preparazione con il Congresso Nazionale della Carità, svoltosi a Quito tra il 19 e il 21 ottobre 1999 (articolato nei tre temi della Ârealtà sociale e risposta della ChiesaÂ, Âla Carità e la Misericordia nuovi nomi della giustizia e ÂComunità parrocchiale, comunità di caritàÂ), in ogni parte del Paese lÂAnno Santo si è aperto con la celebrazione del Natale anche a livello domestico: molte famiglie, in contemporanea con il Papa, hanno aperto a Natale le porte della propria abitazione per farvi entrare Gesù ed incontrarlo nel mistero della sua nascita tra noi dopo essersi preparate con la preghiera della Novena natalizia stampata, con gli elementi tradizionali arricchiti da nuovi suggerimenti, su un opuscolo ampiamente diffuso. Canada
Il programma dellÂarcidiocesi di Vancouver
Tre eventi spiccano in maniera particolare nel calendario giubilare dellÂarcidiocesi canadese di Vancouver. Il primo è una grande celebrazione mariana allÂaperto, il 28 maggio, con momenti di preghiera e di musica, scanditi dalla re-cita del rosario e dallÂincoronazione di unÂimmagine della Vergine. Quindi, nei due week-end più vicini a questa data, i fedeli potranno partecipare ad un ritiro spirituale nel ÂCentro Rose-mary HeightsÂ, tenuto dai Legionari di Cristo e imperniato sullÂesigenza di darsi Âun piano di vita per cominciare il nuovo millennioÂ. Il culmine del Giubileo di Vancouver sarà però la solennità di Cristo Re, il 26 novembre, segno fondamentale dellÂingresso di questa chiesa locale nel nuovo millennio, nel corso della quale lÂarcivescovo conferirà il mandato ai catechisti e ai ministri straordinari dellÂEucarestia e celebrerà il rito dellÂAccettazione. |