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NOTIZIARIO

Un manifesto giubilare per l’unità dei cristiani in Terra Santa

A Gerusalemme, la Settimana di preghiere per l'unità delle Chiese, che si è svolta dal 24 al 31 gennaio, è stata tutta protesa verso il Giubileo ormai vicino e si è conclusa con un rinnovato impegno di vescovi e fedeli delle comunità di tutti i riti perché l’obiettivo dell'unità visibile dei cristiani si realizzi al più presto.

“Alla vigilia del Terzo Millennio del cristianesimo, che qui è nato e qui in maniera continuativa è stato presente per duemila anni, abbiamo bisogno di presentare la Chiesa di Gerusalemme penitente e unita" ha detto l'arcivescovo greco-melchita cattolico Loutfi Laham nell’ultima funzione dell’Ottavario celebrata nella sua cattedrale, presenti numerosi vescovi, rappresentanti dei diversi riti e delle altre confessioni cristiane. Ha proposto pertanto che Patriarchi e vescovi della Città Santa preparino insieme "con spirito ecclesiale ed ecumenico” un documento nel quale espongono "tutti i punti che ci uniscono, e sono tanti, e un programma dell'unità per l’avvenire".  Tale documento, da essi firmato, dovrebbe essere pubblicato all'inizio del Grande Giubileo e, tradotto in più lingue, collocato nei Luoghi Santi “con espressioni di benvenuto per tutti i pellegrini”. Ed ha sottolineato: “Il mondo ha bisogno della testimonianza di fraternità e di unità che proviene dalla Chiesa Madre di tutte le Chiese. Anche i nostri fedeli ne hanno bisogno per continuare la loro testimonianza di seguaci di Cristo in Terra Santa”.

Anche l'arcivescovo siro-ortodosso Mar Sewerius, accogliendo nella sua cattedrale lunedì 25 la seconda funzione della Settimana, ha rivolto un vibrante appello alla riconciliazione, a mettere “da parte ogni differenza e pregiudizio”. Particolarmente toccanti le preghiere per l'unità recitate giovedì 28 al Cenacolo, luogo emblematico dell’unità dei cristiani, stabilita da Gesù nell'Eucarestia. (G.M.) 

“Il Giubileo del 2000”: itinerario di conversione

L’ascolto della Parola, la celebrazione dei Sacramenti, la testimonianza della carità sono le tre dimensioni fondamentali della vita cristiana al centro di cinque incontri con i fedeli, organizzati dall’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace in vista del Giubileo. Nell’ambito di questo percorso di formazione, il 21 febbraio scorso si è svolto il Convegno diocesano sul tema della paternità di Dio “da cui deriva ogni fraternità umana, che deve necessariamente esprimersi in gesti concreti di attenzione, riconciliazione, solidarietà”. E’ intervenuto Mons. Francesco Marinelli, docente presso la Pontificia Università Lateranense, e Segretario del Comitato organizzatore del Congresso Eucaristico Internazionale che si svolgerà nel 2000 a Roma. Mons. Marinelli ha approfondito le vaste tematiche giubilari, con particolare riferimento a questo terzo anno di preparazione, sulla base del libro di cui è il curatore “Il Giubileo del 2000” (Editrice Rogate), che raccoglie contributi e riflessioni sull’evento di fine millennio. Poiché le cose evidenti sono quelle che rischiano di essere dimenticate, Mons. Marinelli, fedele alla traccia proposta nel volume, ha ricordato che l’Anno Santo è essenzialmente un itinerario di conversione: si tratta di un semplice cammino di ritorno verso il Padre, ma nessun altro è altrettanto esigente, poiché è un capovolgimento interiore basato sulla penitenza.   

Giubileo delle famiglie

La data: 14-15 ottobre 2000
Il tema: I figli primavera della famiglia e dell'umanità

L'evento è già in avanzata fase di preparazione. Si prevede:

-        lo svolgimento di un congresso internazionale teologico-pastorale nei tre giorni precedenti il Giubileo delle famiglie, con la partecipazione di famiglie delegate dalle Conferenze episcopali, da associazioni e movimenti;

-        Celebrazioni specifiche in diverse lingue per i pellegrini nelle Basiliche la mattina del sabato;

-        Incontro delle famiglie con il Santo Padre per un momento di festa e di testimonianza, sullo schema di Roma 1984 e Rio de Janeiro 1997;

-        Celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre, la domenica mattina, con la celebrazione del Sacramento del Matrimonio. 

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