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Appunti di viaggio
Vittorio Citterich
Sto lat
Sto lat. Ancora centÂanni. Il canto augurale polacco, Âsto latÂ, ancora centÂanni, è risuonato per lÂottantesimo compleanno di Karol Wojtyla, il 18 maggio dellÂanno giubilare Duemila. EÂ risuonato naturalmente, quasi istintivamente, nella coincidenza significativa del Giubileo dei sacerdoti. Spuntava, qua e là dalla grande folla, fra gli inni sacri, dopo la Messa in Piazza San Pietro. EÂ stato suonato e cantato, fra le musiche classiche, da coro e orchestra del celebre concerto. E lÂhanno intonato, a quanto sembra, anche i reverendissimi cardinali e gli altri illustri ospiti della mensa festiva con il Papa. Sto lat, ancora centÂanni, Santo Padre. Augurio che si fa ringraziamento. E ringraziamento che si fa augurio.
Il sorriso di Don Francesco
Penso sempre a don Francesco Ricci che ci ha preceduti nel segno della fede. Forse ci sono preghiere che sembrano semplici pensieri. CÂè sempre, nello sfondo, anche la memoria di una gratitudine professionale. Fu don Francesco, ricordo, che mi fece inserire il nome e la biografia di Karol Wojtyla, nel numeroso elenco dei Âpapabili che stava preparando la televisione italiana, il TG 1, in occasione del conclave del 1978. E vero che lo inserimmo, allÂultimÂora, con il numero trentasei di un elenco di trentasette. Ma non sono i numeri televisivi che contano. LÂimportante è indovinare il numero uno della sua insistenza su Wojtyla. ÂForse che voi, a Forlì, avete la linea diretta con lo Spirito Santo?Â. Don Francesco sorrise.
Cantate ancora
Per il primo compleanno di Karol Wojtyla da Papa fummo invitati, fuori protocollo, un gruppo di amici nei giardini vaticani. Don Francesco ci fece lezioni di canto in polacco. Prima di tutto Âsto latÂ, poi unÂaltra che, se non sbaglio, parlava di montanari, Âguràlu o giu di lì. Ed altre ancora. Il Giovane Papa si univa ogni tanto al coro ed eravamo tutti emozionati. Scherzò: Âcosì poco avete cantato per i miei cinquantanove anniÂ? Da allora, invero, non abbiamo mai smesso di cantare. Santo Padre. E tutto il mondo ha cantato e canta Âsto latÂ, ancora centÂanni. |