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Assisi, laltra Roma del Giubileo
Nicola Nicoletti
Tutte le strade portano ad Assisi nellanno del Giubileo. Una dichiarazione per spiegare come il cammino verso la città di San Francesco sia stato percorso abbondantemente in questa prima parte dellAnno Santo. Arrivati a metà anno si è dunque tracciato il primo bilancio sicuramente positivo per lo spirito di Assisi - utilizzando le parole del Custode del Sacro Convento, P. Giulio Berrettoni. Il bilancio è stato discusso il 14 luglio nella conferenza stampa tenutasi presso lAgenzia romana. Hanno partecipato oltre a P. Berrettoni, P. Nicola Giandomenico, responsabile dei lavori alla Basilica, P. Enzo Fortunato, Direttore dellUfficio Stampa, Vincenzo Cerami, autore del musical Francesco e Carlo Fuscagni, Direttore dellAPT dellUmbria. Ha moderato Angelo Scelzo, nostro Direttore e coordinatore delle pubblicazioni del Giubileo. Un resoconto dunque sicuramente buono non solamente per il numero delle visite che Assisi ha registrato in questa prima parte di tempo giubilare, ma anche per lo spirito con cui i pellegrini si sono recati nella città di San Francesco. Le cifre attuali riscontrano un incremento del 50% rispetto al 1° settembre 1996, una crescita che potrebbe esser mantenuta se non aumentare in vista, in agosto, della GMG. In questi sei mesi dellAnno giubilare - ha commentato P. Berrettoni - sento di poter dire qual è il vero messaggio: giorno dopo giorno e senza chiasso, la moltitudine di pellegrini di ogni lingua, popolo, nazione e religione hanno vissuto la grazia di Assisi. La Tomba, le reliquie, il santuario e poi larte e lincontro con i frati stessi, sono stati oggetto di richiamo per fedeli di ogni età, provenienti da tutto il mondo. Assisi come luogo di perdono, gioia, preghiera, ma anche di pace e festa, ha attirato pellegrini che mai prima si erano veduti, in maniera particolare dallOriente. Unimportante iniziativa è stata laccoglienza delle città gemellate con lUmbria della Malesia, Corea, Ghana e Angola, che hanno trovato al loro arrivo in Italia uno spirito di vera e concreta fraternità. Il cammino dei primi sei mesi ha vissuto momenti di particolare significato, con attività caritative, spirituali e artistiche. Di rilievo linvito rivolto dai frati ai paesi industrializzati per il condono dei debiti verso le popolazioni in via di sviluppo e per leliminazione della pena di morte.
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