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Una cartolina per il Papa
ÂSaluti da tutto il mondo hanno accolto Giovanni Paolo II a Regina Coeli. Una piccola mostra è stata infatti allestita allÂingresso del carcere con le 557 cartoline illustrate e inviate al Papa dai detenuti nelle carceri di dieci Paesi di tutti i continenti. ÂUna cartolina per il Papa è il segno creato ed inventato dalla spontaneità di ciascuno di un pellegrinaggio in formato postale. Dopo la visita del Papa, le cartoline sono state esposte fino al 16 luglio nella Chiesa di San Giacomo, in Via della Lungara, vicino al carcere romano. E stato pubblicato anche un Âcatalogo (F.lli Palombi ed., Roma), donato al Papa in occasione della giornata giubilare per conservare Âla grande testimonianza di fede che emerge chiaramente da tutte le immagini realizzate con tecniche espressive e con varietà di temi che suscitano ammirazioneÂ, come afferma il Card. Roger Etchegaray, Presidente del Comitato Centrale del Grande Giubileo, nella presentazione. Le Poste italiane hanno stampato invece 30mila copie della cartolina ÂLa chiaveÂ, a ricordo della giornata. E stato anche emesso il 9 luglio un annullo speciale, che è stato apposto anche su tutta la posta in uscita quel giorno dalle carceri romane.
Indulgenza: gli adempimenti dei detenuti
Organizzare una colletta per persone in particolare difficoltà, astenendosi per un certo periodo da spese superflue come sigarette e bevande; compiere un atto di solidale carità verso un altro detenuto, per esempio condividendo qualcosa che si è ricevuto in dono con i detenuti che non ricevono mai visite; partecipare alla celebrazione giubilare nellÂistituto di pena il 9 luglio. Sono le tre proposte di Âadempimenti per lÂacquisto dellÂindulgenza giubilare da parte dei detenuti indicate dal Comitato organizzatore del Giubileo nelle carceri in un opuscolo e su Internet. Rivolgendosi in particolare ai cappellani delle carceri, il Comitato ha chiesto di dare al detenuto la possibilità di accedere alle condizioni per lÂacquisto dellÂindulgenza anche ogni giorno, e quindi, per quanto permesso dalle condizioni e regolamenti di ciascun carcere, di assicurare una frequente celebrazione eucaristica. |