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LADISLAO FINDYSZ (1907-1964) foto Ladislao Findysz nasce a Krościenko Niżne presso Krosno (Polonia) il 13 dicembre 1907 da Stanislao Findysz e Apollonia Rachwał, contadini di antica tradizione cattolica. Lindomani, 14 dicembre 1907 nasce alla vita di Grazia nella chiesa parrocchiale della SS.ma Trinità a Krosno. Nellanno 1919 termina le quattro classi della Scuola Elementare, gestita dalle Suore Feliciane (CSSF) a Krościenko Niżne, e inizia gli studi presso il Ginnasio Statale. Giovane ginnasiale entra nel Sodalizio Mariano. Nel maggio del 1927 sostiene gli esami di maturità e partecipa al ritiro spirituale per i maturandi. Nellautunno del 1927 giunge a Przemyśl, entra nel Seminario Maggiore e intraprende gli studi filosofico-teologici dellIstituto. La formazione al sacerdozio avviene sotto la guida del rettore il beato sac. Giovanni Balicki. A coronamento di questo periodo formativo lordinazione sacerdotale ricevuta il 19 giugno 1932 nella cattedrale di Przemyśl da Mons. Anatol Nowak, vescovo della Diocesi. Dopo un mese di ferie, il 1° agosto 1932, il Rev. Findysz intraprende la funzione di secondo vicario nella parrocchia di Borysław (oggi Ucraina). Il 17 settembre 1935 è nominato vicario nella parrocchia di Drohobycz (oggi Ucraina), e il 1° agosto 1937 viene trasferito come vicario nella parrocchia di Strzyżów, dove, il 22 settembre 1939, è nominato amministratore parrocchiale. In seguito, il 10 ottobre 1940, riceve la nomina di Vicario a Jasło e, l8 luglio 1941, quella di amministratore della parrocchia dei SS. Apostoli Pietro e Paolo a Nowy Żmigród. Dopo un anno, il 13 agosto 1942, viene nominato parroco della suddetta parrocchia. Fra lassiduo lavoro pastorale e le esperienze dolorose della guerra sono passati per il Rev. Findysz tre anni di vita pastorale a Nowy Żmigród. Il 3 ottobre 1944, come tutti gli abitanti, viene espulso dai tedeschi. Al suo ritorno, il 23 gennaio 1945, si dedica a riorganizzare la parrocchia. Dopo la guerra il suo servizio si svolge in tempi duri sotto il governo comunista. Il Rev. Findysz continua lopera di rinnovamento morale e religioso della parrocchia, si prodiga per preservare i fedeli, soprattutto giovani, dalla programmata ed intensiva ateizzazione comunista; aiuta, anche materialmente, tutti gli abitanti della parrocchia, indipendentemente dalla loro nazionalità o confessione; salva numerose famiglie di Łemki (grecocattolici), severamente perseguitati dalle autorità comuniste, minacciati dessere espulsi senza pietà dai loro luoghi di residenza. Il lavoro pastorale del Rev. Findysz è molto scomodo per le autorità comuniste. Fin dal 1946 è sorvegliato dai servizi segreti. Nel 1952 lautorità scolastica lo sospende dallesercizio dell'insegnamento della catechesi nel Liceo. Non può agire nel territorio dellintera parrocchia perché lautorità del distretto, per ben due volte (nel 1952 e nel 1954) respinge la sua richiesta di permesso di soggiorno nella zona di confine, dove si trovava una parte della parrocchia. Da parte dellautorità ecclesiastica è ritenuto un parroco zelante: riceve le onorificenze dellExpositorio Canonicali nel 1946, del Rocchetto e della Mantelletta nel 1957, anno in cui viene nominato vicedecano e, nel 1962, decano del Decanato di Nowy Żmigród. Nel 1963 inizia l'attività pastorale di opere conciliari di bontà (il sostegno spirituale del Concilio Vaticano II), spedisce lettere-appelli ai parrocchiani in situazione religiosa e morale irregolare esortandoli e incoraggiandoli a rimettere in ordine la loro vita cristiana. Le autorità comuniste reagiscono a questa azione con grande severità e lo accusano di costringere i fedeli a pratiche e riti religiosi. Il 25 novembre 1963, interrogato della Procura di Voivodato a Rzeszów, viene arrestato e condotto nel carcere di Castello di Rzeszów. Nei giorni 16-17 dicembre 1963 si svolge il processo presso il tribunale di Voivodato a Rzeszów e viene pronunciato il verdetto di condanna a due anni e sei mesi di reclusione. Il motivo dellindagine, dellaccusa e della condanna era basato sul Decreto di tutela della libertà di coscienza e di confessione del 5 agosto 1949 che, semplicemente, era uno strumento nelle mani delle autorità comuniste per la limitazione e leliminazione della fede e della Chiesa cattolica dalla vita pubblica e privata in Polonia. Il Rev. Findysz venne anche pubblicamente discreditato, calunniato e condannato tramite pubblicazioni montate sulla stampa. Nel carcere del Castello di Rzeszów dove viene sottoposto a maltrattamenti e umiliazioni fisiche, psichiche e spirituali e, il 25 gennaio 1964, viene trasferito nel Carcere Centrale in Via Montelupich a Cracovia. Il Rev. Findysz, poco prima di essere arrestato (settembre 1963), aveva subito unoperazione pericolosa, lasportazione della tiroide nellospedale di Gorlice, e lo stato della sua salute rimaneva incerto per la minaccia di complicazioni. Convalescente, rimane ancora sotto cura, seguito dai medici, in attesa di un secondo intervento, previsto nel dicembre dello stesso anno, per lasportazione di un carcinoma allesofago. Lindagine, il processo e le prove del carcere esercitano, senza dubbio, un grande influsso sullo sviluppo della malattia di Rev. Findysz che, deve essere ricoverato nellospedale della prigione. La sua salute non presenta sostanziale miglioramento per mancanza di cure e medici specialisti e soprattutto per limpedimento dellintervento chirurgico del carcinoma; in pratica è condannato ad una morte lenta. La malattia progredisce continuamente, come attestano gli esami medici fatti negli ospedali delle carceri di Rzeszów e di Cracovia. Nel risultato dei primi esami clinici (9 dicembre 1963) il medico del carcere aveva già constatato lascesso in gola con il sospetto di carcinoma allesofago. Fin dallinizio della sua condanna al carcere lavvocato e la Curia Vescovile di Przemyśl fanno ricorso alla procura ed al tribunale di Rzeszów, chiedendo la sospensione dellarresto a causa della precaria salute che minaccia la morte del Servo di Dio, ma le richieste respinte più volte, saranno accolte solo a fine del febbraio 1964 da parte del Tribunale Supremo di Varsavia. Date le sue ormai gravissime condizioni di salute, il 29 febbraio 1964 dal carcere ritorna a Nowy Żmigród. Rimane nella canonica con grande pazienza e sottomissione alla volontà di Dio, sopportando le sofferenze della malattia e dellesaurimento. In aprile viene ricoverato nellospedale specialistico di Breslavia. Nonostante le cure, gli esami clinici confermano la diagnosi del carcinoma tra lesofago e lo stomaco. Le ricerche, le osservazioni dellospedale e gli esami complementari confermano che il carcinoma di cui sopra, per lo stadio raggiunto, non permette loperazione chirurgica. Dato lenfisema polmonare, la ricaduta in una forte anemia che lo destinava alla morte, torna a casa. Durante i mesi estivi, nel Seminario Maggiore di Przemyśl, partecipa al ritiro spirituale per i sacerdoti: questo è il suo ultimo ritiro in preparazione alla morte. La mattina del 21 agosto 1964, dopo avere ricevuto i Sacramenti, muore nella canonica di Nowy Żmigród e il 24 agosto viene sepolto nel cimitero parrocchiale della stessa città. Il funerale è presieduto da Monsignor Stanislao Jakiel Vescovo Ausiliare della Diocesi di Przemyśl con la partecipazione di 130 sacerdoti e numerosi fedeli. Il 27 giugno 2000 il Vescovo di Rzeszów Mons. Kazimierz Górny, dietro numerose richieste dei fedeli, inizia linchiesta diocesana per la beatificazione di Ladislao Findysz. Gli atti dellinchiesta diocesana sono stati inviati a Roma alla Congregazione delle Cause dei Santi il 18 ottobre 2002. Durante la tappa romana della causa di beatificazione, i Consultori Teologi e, poi, i Membri della Congregazione: Signori Cardinali, Arcivescovi, Vescovi, hanno riconosciuto che il Rev. Ladislao Findysz è stato arrestato e condannato dalle autorità del regime comunista a motivo dellannuncio del Vangelo, e il suo imprigionamento e le sofferenze fisiche e spirituali subite hanno causato la sua morte, perciò bisogna riconoscere Rev. Findysz martire per la fede. Questa mozione è stata presentata al Santo Padre e da Lui è stata approvata. Il 20 dicembre 2004 alla presenza di Sua Santità Giovanni Paolo II è stato promulgato il decreto della Congregazione delle Cause dei Santi che riconosce il Rev. Ladislao Findysz martire per la fede. Questa è la prima causa di beatificazione, già conclusa, impostata sul martirio di un Servo di Dio che è stato vittima del regime comunista in Polonia. Inoltre questa è la prima causa di beatificazione istruita dalla diocesi di Rzeszów. |