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XXV ANNIVERSARIO DI PONTIFICATO DI GIOVANNI PAOLO II

CONVEGNO PROMOSSO DAL COLLEGIO CARDINALIZIO 

INTERVENTO DELL’EM.MO CARD. JOSEPH RATZINGER

Mercoledì, 15 ottobre 2003

 

 

Cari confratelli!

Ci siamo riuniti per rendere grazie per i 25 anni di pontificato del nostro venerato e amato Santo Padre Giovanni Paolo II. Ringraziamo il Signore per averci dato questo pastore che, in un’epoca piena di confusione e pericoli, conferma noi, suoi fratelli, nella fede (cfr. Lc 22,32). In un momento in cui tanti non vogliono più seguire il Signore perché la Sua parola sembra loro troppo dura, egli, con le parole di Pietro, dice a tutti noi: „Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. Noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio" (Gv 6,68s). L’intero pontificato del nostro Santo Padre sembra essere una grande azione svolta per rendere presenti ed efficaci tra noi queste parole e questa decisione. Di conseguenza, il nostro ringraziamento non può essere rivolto soltanto al passato. Allo stesso modo in cui gli altri undici apostoli riconobbero nelle parole di Pietro l’espressione della loro fede, mettendosi di nuovo con lui alla sequela di Cristo, così la parola del Santo Padre può indicarci la strada per trovare, con rinnovata gioia in Cristo, le parole di vita eterna e la via che conduce alla salvezza.

La prima forma del nostro ringraziamento è la preghiera, il grazie reso a Dio nel santo sacrificio. Ma deve essere accompagnato dall’ascolto del messaggio e dal mettersi in cammino in compagnia di Cristo. Perciò abbiamo pensato che un rinnovato ascolto di alcuni elementi fondamentali del messaggio lungimirante del Santo Padre potesse essere un’adeguata forma di ringraziamento. Certo, la ricchezza del messaggio che il Santo Padre ci ha offerto in questo quarto di secolo fa sì che sia impossibile esaurire, in due giorni, anche solo per accenni, tutto quanto egli ci ha donato in termini di dottrina e di indicazioni operative. Basta pensare alle 14 encicliche, che cominciano con un trittico trinitario e poi sviluppano i grandi temi della Chiesa, della missione, della mariologia, del messaggio sociale della fede, del dialogo tra Chiesa e mondo, tra fede e ragione. Basta pensare alle esortazioni post-sinodali scaturite dai sinodi dei vescovi come testimonianza dell’unione del collegio episcopale col Papa. Basta ricordare i due meravigliosi documenti dottrinali scritti sul volgere del millennio, „Tertio millennio adveniente" e „Novo millennio ineunte". Potremmo continuare questo elenco accennando alle omelie pronunciate in occasione dei viaggi apostolici, etc. Nella scelta dei temi, si sono dovute omettere tante cose molto significative. D’altra parte, questi giorni possono essere soltanto un invito a rileggere i grandi testi di questo pontificato, e a trasformarli, con nuovo slancio, in azione pastorale.

Non mi resta che ringraziare i venerati confratelli del collegio cardinalizio che ci parleranno, in sei conferenze, di temi fondamentali di questo pontificato, nonché tutti voi che siete venuti, spesso da lontano, per partecipare a questo nostro comune ringraziamento e a questa nostra comune riflessione.

Voglia il Signore benedire queste giornate!

 

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