LETTERA DEL CARDINALE ANGELO SODANO
A Sua Eccellenza Reverendissima Eccellenza Reverendissima,
sono lieto di trasmettere il saluto cordiale del Sommo Pontefice a Lei, ai promotori ed ai partecipanti alla 57ª Settimana Liturgica Nazionale, che si terrà a Varese sul tema ÂÂCelebriamo Gesù Cristo, speranza del mondoÂÂ. Questo annuale appuntamento costituisce una tappa di preparazione al prossimo Convegno Ecclesiale della Chiesa Italiana che si terrà a Verona e che sarà occasione di rinnovata consapevolezza e responsabilità pastorale a servizio del Vangelo. Riflettere sul significato della celebrazione liturgica come fonte di speranza per tutti, è porre lÂÂattenzione sullÂÂevento della morte e resurrezione di Cristo, fondamento della nostra speranza. Afferma lÂÂapostolo Pietro: ÂÂSia benedetto Dio e Padre nostro Gesù Cristo; nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per unÂÂeredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisceÂÂ (1 Pt 1,3-4). Sì, il Risorto è la sorgente della nostra speranza ed ogni celebrazione immette nel cuore dellÂÂuomo quel mistero di speranza pienamente realizzato in Cristo. EÂÂ pertanto suggestivo il tema del vostro Convegno, poiché indica come, attraverso la celebrazione liturgica, lÂÂuomo inserito nel Mistero pasquale viene trasfigurato dal Risorto. La preghiera allora apre la nostra vita al progetto di Dio e ci spinge a farci docili strumenti nelle sue mani per trasformare il modo di vivere e conseguentemente la storia del nostro ambiente. La celebrazione liturgica abbraccia così i vari aspetti dellÂÂesistenza: il mondo degli affetti e delle relazioni, la fragilità e le debolezze condivise, lÂÂesperienza del lavoro e del riposo, sempre proclamando il primato dellÂÂamore di Dio. Nella Sua prima Lettera enciclica Deus caritas est il Santo Padre Benedetto XVI scrive: ÂÂNella liturgia della Chiesa, nella sua preghiera, nella comunità viva dei credenti, noi sperimentiamo lÂÂamore di Dio, percepiamo la sua presenza e impariamo in questo modo anche a riconoscerla nel nostro quotidianoÂÂ (n. 17). LÂÂesperienza della bontà di Dio nella liturgia diventa rinnovamento del dono della speranza. La celebrazione liturgica, liberando il cuore dellÂÂuomo dalle angustie quotidiane, dona nuova fiducia; il momento celebrativo comunica la gioia di sperare in un mondo migliore, di vivere nella Chiesa, di essere amati da Dio e di poterlo riamare, di essere perdonati e salvati. Per questo il credente va aiutato a comprendere che per custodire, ravvivare, testimoniare, comunicare la speranza deve ritornare a celebrare, a contemplare Gesù, il Risorto. Sua Santità auspica che la 57ª Settimana Liturgica Nazionale di Varese sottolinei, attraverso i suoi momenti di riflessione e di preghiera, come la speranza cristiana sia alimentata dallÂÂazione celebrativa ÂÂ che è azione di Dio ÂÂ azione che continuamente ci immerge nella Pasqua di Cristo, fonte di ogni speranza. Mentre assicura la Sua preghiera per il pieno successo dei lavori, il Sommo Pontefice invoca su tutti i presenti allÂÂincontro la materna protezione di Santa Maria del Monte e imparte a Lei, venerato Fratello, allÂÂArcivescovo di Milano il Cardinale Dionigi Tettamanzi, ai relatori e ai partecipanti una speciale Benedizione Apostolica. NellÂÂunire il mio personale saluto ed augurio, profitto della circostanza per confermarmi
Suo dev.mo nel Signore
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