SEGMENTO DI ALTO LIVELLO INTERVENTO DI S.E. MONS. SILVANO M. TOMASI, Ginevra
Signor Presidente, La mia Delegazione si unisce a quanti sono intervenuti prima nel porgere le sue condoglianze e nell'esprimere la sua solidarietà al popolo del Cile per le vittime del recente terremoto. Signor Presidente, L'istituzione di nuove regole e di un governo affidabile rappresenta un'opportunità unica per affrontare le cause fondamentali della crisi e per affermare un approccio integrato all'attuazione di tutti i diritti economici, sociali, civili e politici dell'uomo, così come delineati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. I resoconti delle Nazioni Unite forniscono molte prove riguardo alle numerose conseguenze negative della crisi finanziaria: lo scandalo della fame, la crescente disuguaglianza in tutto il mondo, i milioni di disoccupati e i milioni di persone ridotte a una povertà estrema, i fallimenti istituzionali, la mancanza di tutela sociale per innumerevoli persone vulnerabili. Questi scompensi, come ci ricorda il Santo Padre nella sua recente enciclica Caritas in veritate, si producono quando si separa "l'agire economico, a cui spetterebbe solo produrre ricchezza, da quello politico, a cui spetterebbe di perseguire la giustizia mediante la ridistribuzione" (n. 36). Equità e giustizia sono criteri essenziali nella gestione dell'economia mondiale. Diventa possibile godere dei diritti umani quando gli Stati traducono i principi in legge e rendono i cambiamenti concreti una realtà. Mentre lo Stato è il principale protagonista nell'attuazione dei diritti umani, esso non può non collaborare con tutti gli altri attori della propria società civile e con la comunità internazionale, visto come siamo interconnessi e interdipendenti nel mondo globalizzato attuale. Infatti, l'obiettivo comune è la tutela e il rispetto della dignità umana che unisce l'intera famiglia umana, unità radicata nei quattro principi fondamentali della centralità della persona umana, della solidarietà, della sussidiarietà e del bene comune. In questo contesto, la revisione del Consiglio per i Diritti umani dovrebbe essere volta anche a rendere i cambiamenti effettivi una realtà e a fare dell'attuazione concreta dei diritti umani la sua priorità. Signor Presidente, ___________________________________ [1] "La grande sfida che abbiamo davanti a noi, fatta emergere dalle problematiche dello sviluppo in questo tempo di globalizzazione e resa ancor più esigente dalla crisi economico-finanziaria, è di mostrare, a livello sia di pensiero sia di comportamenti, che non solo i tradizionali principi dell'etica sociale, quali la trasparenza, l'onestà e la responsabilità non possono venire trascurati o attenuati, ma anche che nei rapporti mercantili il principio di gratuità e la logica del dono come espressione della fraternità possono e devono trovare posto entro la normale attività economica. Ciò è un'esigenza dell'uomo nel momento attuale, ma anche un'esigenza della stessa ragione economica. Si tratta di una esigenza ad un tempo della carità e della verità" (Caritas in veritate, n.36). *L’Osservatore Romano, 10.3.2010 p.2.
|
|