MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
Signor Cardinale, è ormai imminente l'annuale Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d'Europa, che avrà luogo in codesta città per commemorare il 1400° anniversario dell'arrivo in essa di San Gallo. Per tale circostanza il Sommo Pontefice rivolge a tutti i partecipanti il Suo cordiale e beneaugurante saluto, assicurando un particolare ricordo nella preghiera. Egli si compiace della felice convergenza tra il luogo dell'incontro, sede del Segretariato del CCEE, e la summenzionata ricorrenza, che invita a riflettere sul perenne compito dell'evangelizzazione e sulla sua attuale rinnovata urgenza. San Gallo, discepolo del grande abate San Colombano, insieme con lui ed altri discepoli venne dall'Irlanda nel Continente. Dopo che una malattia lo aveva costretto a fermarsi nei pressi di Arbon, decise di dedicarsi alla vita eremitica. Ben presto, però, la sua fama di santità attirò molti intorno a lui e ne nacque una comunità monastica che diventò, a sua volta, centro propulsivo di ulteriori missioni tra numerosi popoli. L'esperienza di San Gallo, come quella di tanti altri protagonisti dell'evangelizzazione nelle terre europee e nel mondo intero, insegna che il Messaggio cristiano viene seminato e si radica efficacemente là dove è vissuto in modo autentico ed eloquente da una comunità, così che la predicazione sia sostenuta dalla testimonianza della carità fraterna e animata dalla preghiera comune. Pertanto, la memoria di San Gallo e della sua opera, alla vigilia dell'Assemblea sinodale sulla Nuova Evangelizzazione, sarà di stimolo alla Plenaria di codesto Consiglio per guardare con fede e speranza - con lo sguardo di Cristo Signore - alla grande «messe» che sono i popoli dell'Europa, nella scia del Concilio Ecumenico Vaticano II e degli insegnamenti dei Sommi Pontefici che lo hanno attuato. In particolare, sarà opportuno riprendere la magistrale lezione del Servo di Dio Paolo VI nella Evangelii nuntiandi e la consegna del Beato Giovanni Paolo II nella Nova millennio ineunte, naturalmente nella luce de Magistero del Santo Padre Benedetto XVI e nella prospettiva del prossimo Anno della fede. Nell'invocare sull'Assemblea del C.C.E.E. la protezione della Madre di Dio e della Chiesa, Sua Santità imparte di cuore a Vostra Eminenza ed agli altri Fratelli nell'Episcopato, come pure a tutti i collaboratori, l’implorata Benedizione Apostolica. Unisco anche il mio personale augurio di una serena e proficua sessione e profitto della circostanza per confermarmi con sensi di distinto ossequio. dell'Eminenza Vostra Rev.ma Tarcisio Card. Bertone
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