MESSAGGIO TELEVISIVO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
PER LA "GIORNATA DEL PAPA" IN POLONIA
Umiłowani bracia i siostry,
Dziś, szesnastego października, w dniu, w którym wspominamy wybór Karola Wojtyły na Stolicę św. Piotra, pragnę duchowo zjednoczyć się z Wami w modlitwie dziękczynienia za pontyfikat mojego wielkiego Poprzednika. Przyjmijcie zatem moje serdeczne pozdrowienie.
[Cari fratelli e sorelle,
Oggi, sedici ottobre, giorno in cui commemoriamo l’elezione di Karol Wojtyła alla Sede di Pietro, desidero unirmi spiritualmente a Voi nella preghiera di ringraziamento per il Pontificato del mio grande Predecessore. Accogliete dunque il mio cordiale saluto.]
Con voi voglio tornare con la memoria all’indimenticabile giorno della sua elezione alla Sede di Pietro. Sento ancora l’eco delle sue parole, umili, sagge e piene di dedizione, quando rispose alla domanda se accettava la scelta fatta dai Cardinali: "Nell’obbedienza della fede davanti a Cristo mio Signore, fidandomi della Madre di Cristo e della Chiesa – consapevole delle grandi difficoltà – accetto!" Ho davanti agli occhi la sua figura, forte e serena, sulla loggia della Basilica di San Pietro, quando per la prima volta diede la Benedizione Urbi et Orbi, affidandosi alla protezione della Madonna e all’amore di coloro dei quali in tutto il mondo doveva prendersi cura come pastore e guida. Non ho mai dimenticato il Suo profetico richiamo: "Non abbiate paura! Aprite le porte a Cristo!" Ringrazio Dio, che con queste immagini nel cuore ho potuto trascorrere più di due decenni al Suo fianco, godendo della sua benevolenza e amicizia, e che oggi posso continuare la sua opera sotto il Suo sguardo protettore dalla casa del Padre. Ringrazio Dio per la sua vita spesa nell’amore di Cristo e degli uomini, che ha arricchito le vicende di tutta l’umanità con la grazia dello Spirito Santo, in atteggiamento di fraternità e di pace. Infine ringrazio Dio per la testimonianza della sua sofferenza unita alla tribolazione di Cristo fino alla morte – testimonianza, che ci da la forza per vivere e ci consolida nella speranza dell’eternità.
Quanto cara era per Giovanni Paolo II la Chiesa che è in Polonia! Quante volte ha dato espressione a questo suo sentimento! La amava come madre che Gli aveva dato la vita nella fede e Lo aveva cresciuto nell’amore di Cristo e dei fratelli. Ma la amava anche come comunità sempre unita intorno ai Pastori, esposta nel passato alla sofferenza di diverse persecuzioni, ma sempre fedele ai valori evangelici. Quanto pregava e quanto si sforzava, affinché la Polonia riacquistasse la libertà! E quando questo avvenne, Egli non smise di darsi premura, affinché i suoi connazionali imparassero a vivere la libertà dei figli di Dio e non dei figli di questo mondo, e affinché conservassero la fede.
Consapevole di questa eredità che Egli ha lasciato alla Chiesa che è in Polonia sono venuto quest’anno tra voi con il richiamo paolino: "Rimanete forti nella fede". In questa occasione voglio ancora una volta ringraziarvi per la testimonianza di fede viva, che avete dato in quei tempi forti dello Spirito, e che ha rallegrato il mio cuore. Prego Dio affinché conservi la fede alle generazioni future di codesta nobile Terra. Vi ringrazio in modo speciale per tutti i segni di amorevole unione con il Papa che è succeduto al vostro grande Connazionale. Affido al vostro sostegno spirituale il mio servizio per la Chiesa e per il mondo.
Na koniec z radością pozdrawiam w tym szczególnym dniu wszystkich Polaków. Niech pamięć Jana Pawła II, studium jego dzieła i nauczania, zbliża was do Chrystusa. Niech będzie węzłem jedności we wspólnej trosce o przyszłość Kościoła i narodu. Serdecznie wszystkim błogosławię: W imię Ojca i Syna, i Ducha Świętego.
[Infine in questo giorno saluto con gioia tutti i polacchi. La memoria di Giovanni Paolo II, lo studio della sua opera e del suo insegnamento, vi avvicinino a Cristo. Siano il nodo dell’unità nella comune premura per il futuro della Chiesa e della nazione. Benedico tutti di cuore: Nel nome del Padre e del Figlio, e dello Spirito Santo.]
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