DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
AGLI ALUNNI DELLE SCUOLE ELEMENTARI
DELLE MAESTRE PIE FILIPPINI DI CASTEL GANDOLFO
Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo
Giovedì, 23 settembre 2010
Cari bambini,
Cari insegnanti, cari genitori,
Cari amici,
benvenuti qui, nel Palazzo, nella casa del Papa. Sono molto felice di accogliervi finalmente, e di vedere questa Scuola Pontificia Paolo VI delle Suore Maestre Pie Filippini, per essere con voi almeno un attimo. Spiritualmente siamo sempre insieme, qui, in questo bel Castel Gandolfo, ma adesso vi posso anche vedere, e sono molto felice.
Cari bambini, voi andate a scuola, imparate naturalmente, ed ho pensato che sono 77 anni da quando io ho cominciato ad andare a scuola. Era in un piccolo paese di 300 anime, un po’ “dietro la luna”, si direbbe; tuttavia, abbiamo imparato l’essenziale. Abbiamo imparato soprattutto a leggere e a scrivere, e penso che sia una cosa grande poter scrivere e leggere, perché così possiamo conoscere il pensiero di altri, leggere i giornali, i libri; possiamo conoscere quanto è stato scritto duemila anni fa o ancora più tempo fa; possiamo conoscere i continenti spirituali del mondo e comunicare insieme; e soprattutto c’è una cosa straordinaria: Dio ha scritto un libro, cioè ha parlato a noi uomini e ha trovato delle persone che hanno scritto il libro con la Parola di Dio, così che, leggendolo, possiamo anche leggere cosa dice Dio a noi. E questo è molto importante: nella scuola imparare tutte le cose necessarie per la vita e imparare anche a conoscere Dio, conoscere Gesù e così conoscere come si vive bene. Voi trovate nella scuola tanti amici ed è bello; così si forma una grande famiglia. Ma tra i grandi amici, il primo che troviamo, che conosciamo, dovrebbe essere Gesù, che è amico di tutti e che ci dà realmente la strada della vita.
Grazie per la vostra presenza, per la vostra gioia e auguri a voi tutti.
© Copyright 2010 - Libreria Editrice Vaticana
Copyright © Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana