MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AL PATRIARCA DELLA CHIESA ORTODOSSA TEWAHEDO ETIOPICA
SUA SANTITÀ ABUNA MATTHIAS
A Sua Santità Abuna Matthias
Patriarca della Chiesa Ortodossa Tewahedo Etiopica
Con grande costernazione e dolore, ho appreso la notizia dell’ennesima violenza perpetrata contro innocenti cristiani in Libia. So che Vostra Santità soffre profondamente per le atrocità di cui sono vittima i suoi amati fedeli, uccisi per il solo fatto di essere seguaci di nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Mi rivolgo a Lei nella più sentita solidarietà, per assicurarLa della mia vicinanza nella preghiera davanti al continuo martirio che viene inflitto in modo così crudele a cristiani in Africa, in Medio Oriente ed in alcune regioni dell’Asia.
Non fa alcuna differenza che le vittime siano cattolici, copti, ortodossi o protestanti. Il loro sangue è uno medesimo nella loro confessione di Cristo! Il sangue dei nostri fratelli e delle nostre sorelle cristiani è una testimonianza che grida per farsi sentire da tutti coloro che sanno ancora distinguere tra bene e male. E questo grido deve essere ascoltato soprattutto da coloro che hanno nelle mani il destino dei popoli.
In questo periodo siamo pieni della gioia pasquale di quei discepoli a cui le donne recarono l’annunzio che “Cristo è risorto dai morti”. Quest’anno la nostra gioia, che non viene mai meno, è offuscata dal dolore. Eppure, sappiamo che la vita che viviamo nell’amore misericordioso di Dio è più forte della sofferenza che tutti i cristiani provano, una sofferenza che accomuna uomini e donne di buona volontà in tutte le tradizioni religiose.
Con sentite condoglianze, scambio con Vostra Santità l’abbraccio della pace in Cristo nostro Signore.
Dal Vaticano, 20 aprile 2015
Franciscus
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