DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI DIRIGENTI DELLA LEGA NAZIONALE PROFESSIONISTI SERIE A
E AI DIRIGENTI E CALCIATORI DELLE SQUADRE JUVENTUS E LAZIO
Sala Clementina
Martedì, 16 maggio 2017
Cari amici,
sono lieto di incontrarmi con voi alla vigilia della partita finale di “Coppa Italia”. Ringrazio il Presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio per le sue cortesi parole; e mi congratulo con le due squadre, Juventus e Lazio, che, oltre a raggiungere ottimi risultati, sono molto amate dagli sportivi. Questo vi impegna ancora di più a testimoniare gli autentici valori dello sport.
Desidero, pertanto, ritornare brevemente con voi sull’importanza dello sport nel nostro tempo. Considerando il fascino e i riflessi che il calcio professionistico ha sulle persone, specialmente sui giovani, voi avete una notevole responsabilità. Coloro che sono considerati “campioni” diventano facilmente figure di riferimento. Perciò ogni gara è una prova di equilibrio, di padronanza di sé, di osservanza delle regole. Chi, col proprio comportamento, sa dare prova di tutto ciò, diventa un esempio per i suoi ammiratori. E’ quello che auguro ad ognuno di voi: di essere testimoni di lealtà, di onestà, di concordia e di umanità.
A volte negli stadi si verificano, purtroppo, episodi di violenza, che turbano il sereno svolgimento delle partite e il sano divertimento della gente. Auspico che, per quanto è in vostro potere, possiate sempre aiutare l’attività sportiva a rimanere tale e, grazie all’impegno personale di tutti, ad essere motivo di coesione tra gli sportivi e nell’intera società.
Vi ringrazio di cuore per la vostra visita e vi auguro di fare davvero una bella partita! Invoco su di voi, sui vostri familiari e sulle persone care la benedizione del Signore. E vi chiedo per favore di pregare per me.
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