VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ FRANCESCO
A BUDAPEST, IN OCCASIONE DELLA SANTA MESSA CONCLUSIVA
DEL 52.mo CONGRESSO EUCARISTICO INTERNAZIONALE, E IN SLOVACCHIA
(12-15 SETTEMBRE 2021)
SALUTO DEL SANTO PADRE AI GIORNALISTI
DURANTE IL VOLO DIRETTO A BUDAPEST
Volo papale
Domenica, 12 settembre 2021
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Bruni
Buongiorno a tutti. Buongiorno Santo Padre.
Papa
Buongiorno a tutti.
Bruni
Penso di condividere il pensiero di tutti nel dire che siamo felici e grati di vederla. Siamo settantotto giornalisti e operatori dei mezzi di comunicazione, di cui otto dai Paesi dove andremo, quindi cinque dall’Ungheria e tre dalla Slovacchia. Grazie, Santo Padre, per questo saluto e per le parole che vorrà rivolgerci.
Papa
Buongiorno a voi. Grazie per la compagnia. Questo volo ha un po’ il gusto del congedo, perché ci lascia il Maestro delle cerimonie: è l’ultimo viaggio, perché è diventato vescovo. Poi ci lascia “il dittatore di turno” [si volta e guarda sorridendo Mons. Datonou]. È bravo… anche lui è stato nominato vescovo e lascia il posto a un Monsignore, Giorgio si chiama, indiano [Mons. George Jacob Koovakad]: sempre sorride, sempre. Sarà “un dittatore con il sorriso”! Ci lascia l’Alitalia… Tanti congedi, ma riprendiamo i viaggi e questa è una cosa molto importante, perché andremo a portare la parola e il saluto a tanta gente.
Grazie di essere venuti, grazie Mons. Dieudonné, grazie Mons. Giorgio, “dittatore che sorride”. Grazie a Mons. Marini, grazie a tutti voi e grazie all’Alitalia che ci ha portati fino ad ora. Oggi non c’è la decana, anche in questo volo Valentina [Alazraki] non c’è, ma c’è [Philip] Pullella, credo: eccolo lì, vedo la pista di atterraggio [indica la testa di Pullella].
Andiamo avanti, ricordando sempre coloro che non sono sul volo perché sono nostri compagni. Adesso io passerò per salutarvi, un po’ di fretta perché i tempi sono stretti. Grazie.
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