GIOVANNI PAOLO II
ANGELUS
Domenica, 20 marzo 1994
Prima della recita dell'Angelus, il Papa ha ricordato che giovedì 24 marzo si celebrerà la Giornata Speciale di preghiera e digiuno per i missionari martiri:
Anche quest'anno si celebra, il 24 marzo, vigilia dell'Annunciazione, la Giornata Speciale di preghiera e digiuno per i missionari martiri, promossa dalle Pontificie Opere Missionarie.
La Chiesa, come sempre nella sua storia, in molte parti del mondo fa quotidiana esperienza delle persecuzioni e del martirio, ed è grande il numero di tali testimoni. Dobbiamo saperlo, siamo tenuti a ricordarlo, siamo invitati ad una spirituale, intensa solidarietà con coloro che condividono col sangue il destino di Cristo Redentore. Essi ci dicono quanto sia vera per tutti la parola di Gesù: "Chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la troverà" (Mc 8, 35).
Preghiamo per i missionari martiri; ad essi dobbiamo gratitudine per la vita offerta generosamente per la costruzione del Regno di Dio. La loro testimonianza sia per tutti esempio di fedeltà a Cristo e alla Chiesa.
Carissimi fratelli e sorelle!
1. I principi semplici ma esigenti della dottrina sociale della Chiesa, alcuni dei quali ho evocato anche ieri nell'incontro con i lavoratori in occasione della festa di san Giuseppe, hanno una loro speciale ed urgente applicazione all'impegno della Chiesa in Africa. Su questo si rifletterà nella prossima Assemblea sinodale dei Vescovi.
La missione che Cristo ha affidato alla Chiesa "non è di ordine politico, economico o sociale", ma propriamente religioso (cfr. Gaudium et Spes, 42). Ciò non toglie, tuttavia, che essa comporti delle conseguenze sulla realtà temporale. Il Vangelo infatti annuncia una redenzione integrale, che investe l'uomo nella sua globalità. Gesù Cristo è venuto a salvare tutti gli uomini, e tutto l'uomo. La Chiesa cammina sulle orme del suo Maestro, quando si preoccupa del destino eterno dell'umanità, senza dimenticarne la concreta esistenza nel mondo.
In Africa quest'esigenza di applicazione del Vangelo alla vita concreta è fortemente avvertita. Come si potrebbe annunciare Cristo in quell'immenso Continente, dimenticando che esso coincide con una delle aree più povere del mondo? Come si potrebbe non tener conto della storia intrisa di sofferenze di una Terra, dove molte Nazioni sono tuttora alle prese con la fame, la guerra, le tensioni razziali e tribali, l'instabilità politica, la violazione dei diritti umani? Tutto ciò costituisce una sfida all'evangelizzazione.
2. I cattolici, insieme con gli altri cristiani, non possono non farsi carico di questa realtà. Sarete miei testimoni! (At 1, 8). Queste parole di Gesù costituiscono il tema di fondo del prossimo Sinodo; esse chiamano al coraggio della testimonianza e all'audacia della difesa dei poveri.
Occorre adoperarsi, in collaborazione con tutti gli uomini di buona volontà, perché in Africa crescano il rispetto della giustizia e la costruzione della pace. Occorre promuovere l'irradiazione del Vangelo in tutti i settori della cultura e della società. Evangelizzazione e promozione umana camminano di pari passo.
Africa, apri le porte a Cristo, Redentore dell'uomo!
Non temere per i tuoi valori e la tua cultura. Il Vangelo è luce che non distrugge, ma trasfigura. E’ fermento che rinnova i cuori e dà valore autentico a tutte le cose, aiutando a coglierle e a viverle secondo il disegno divino.
3. Chiediamo alla Vergine Santa di infondere nuovo slancio all'azione apostolica della Chiesa in Africa. Maria porta sicuramente nel suo cuore di Madre le sofferenze del Continente africano. Le parole ammonitrici del Magnificat costituiscono il canto dei poveri che si affidano a Dio. "Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote" (Lc 1, 53). Sia il Magnificat l'inno di liberazione dell'Africa alle soglie del terzo millennio.
Ai giovani romani
Domenica prossima celebreremo la nona Giornata Mondiale della Gioventù. Il tema prescelto riecheggia le parole di Cristo agli Apostoli nel Cenacolo: "Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi" (Gv 20, 21). Possano le chiese e le piazze delle nostre città diventare come dei cenacoli, nei quali sia dato ai giovani di ascoltare con rinnovata disponibilità la consegna che Cristo intende affidare a ciascuno di loro.
La Diocesi di Roma si preparerà a questo importante appuntamento con uno speciale incontro, giovedì prossimo. nell'Aula Paolo VI in Vaticano. Invito tutti i giovani romani a parteciparvi. Sarà, come negli anni passati, una grande manifestazione di fede e di entusiasmo giovanile.
Il Papa ha poi invitato i presenti a pregare in suffragio del sacerdote ucciso sabato 19:
Sento il bisogno di esprimere, ancora una volta, il vivo dolore in me suscitato alla notizia dell'uccisione di don Giuseppe Diana, parroco della diocesi di Aversa, colpito da spietati assassini mentre si apprestava a celebrare la Santa Messa.Nel deplorare questo nuovo, efferato crimine, vi invito ad unirvi a me nella preghiera di suffragio per l'anima del generoso sacerdote, impegnato nel servizio pastorale alla sua gente. Voglia il Signore far sì che il sacrificio di questo suo ministro, evangelico chicco di grano caduto nella terra e morto (cfr. Gv 12, 24), produca frutti di sincera conversione, di operosa concordia di solidarietà e di pace.
Successivamente Giovanni Paolo II ha rivolto un particolare saluto ad un pellegrinaggio proveniente dalla Germania, organizzato dalla "Fondazione per lo Sviluppo e la Cooperazione" di Stoccarda.
Tra i pellegrini e i visitatori di lingua tedesca rivolgo il mio particolare saluto ai partecipanti al viaggio a Roma organizzato dalla "Fondazione Sviluppo e Collaborazione" di Stoccarda. Ad un cordiale ringraziamento per il vostro impegno di occuparvi, tramite azioni concrete, della grande emergenza in molti paesi dell'Africa, dell'Asia e dell'America Latina, unisco il mio desiderio che la vostra visita presso le tombe degli Apostoli vi rinforzi nella vostra fede. A voi e ai vostri cari la mia speciale benedizione.
Il Santo Padre si è quindi congedato con queste parole:
Ci prepariamo alla Settimana Santa. Ci prepariamo alla Santissima Pasqua. Auguro a tutti una santissima preparazione.
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