GIOVANNI PAOLO II
ANGELUS
Domenica, 23 agosto 1998
Carissimi Fratelli e Sorelle!
1. Ripercorrendo i temi della Lettera Apostolica Dies Domini, siamo oggi arrivati all'ultimo, che ci presenta la domenica come il giorno che rivela il senso del tempo.
Ognuno di noi è costretto ogni giorno a constatare come scorra veloce il tempo della sua vita. E se poi guardiamo ai grandi tempi della storia, come non interrogarci sul nostro futuro, su che cosa ci attenda, sul traguardo a cui tendiamo?
A queste domande il cristianesimo risponde additando Cristo come il senso stesso della storia. Nel suo mistero divino-umano, infatti, egli sta alle origini del mondo (cfr Gv 1,3) ed è il fine della creazione (cfr Col 1,16). Come Redentore, è colui nel quale tutto è stato ricapitolato (cfr Ef 1, 10) per essere salvato e riconsegnato a Dio Padre.
Alla luce di questo mistero, la storia assume per i cristiani un senso positivo, nonostante le prove e i rischi talvolta mortali a cui la sottopone il peccato. Cristo è più forte del peccato e della morte! E la domenica, riconsegnando costantemente al tempo la memoria della sua risurrezione, è un'apertura di credito sul futuro, una certezza consolante, un rimando profetico al giorno in cui Cristo verrà nella gloria.
2. Per aiutarci a vivere il mistero di Cristo nel tempo, la liturgia si articola nelle varie fasi dell'anno liturgico. Oltre ai momenti fondamentali - Natale, Pasqua, Pentecoste - anche altre feste di grande rilievo vengono dalla Chiesa solennizzate come giorni di precetto, con l'obbligo di partecipare all'Eucaristia sul modello della domenica, che è giustamente considerata la "festa primordiale".
Vivendo profondamente le ricchezze della domenica e quelle dell'intero anno liturgico, i cristiani prenderanno sempre più coscienza della loro identità. Ciò li aiuterà a prepararsi bene anche al Grande Giubileo dell'Anno Duemila. Questa ricorrenza avrà certo una particolare solennità. E tuttavia, "questo anno e questo tempo speciale passeranno, in attesa di altri giubilei e di altre scadenze solenni. La domenica, con la sua ordinaria "solennità", resterà a scandire il tempo del pellegrinaggio della Chiesa, fino alla domenica senza tramonto" (Dies Domini, 87).
3. Leviamo lo sguardo a Maria, chiedendole di farci riscoprire tutta l'importanza del giorno del Signore, che un autore antico qualificava suggestivamente come "signore dei giorni". Ella ci aiuti a sentire il fluire inarrestabile dei giorni come grazia e responsabilità, nella certezza che Dio ci ama: la sua misericordia, infatti - come Maria proclama nel Magnificat - "di generazione in generazione si stende su quelli che lo temono" (Lc 1, 50).
Dopo-Angelus
In queste settimane, la violenza in Africa non accenna a diminuire.
Il mio pensiero va in particolare alle care popolazioni della Repubblica Democratica del Congo, alle quali desidero esprimere spirituale vicinanza in quest’ora di dolore.
Rivolgo un accorato appello alle parti in lotta affinché non privino i civili dei mezzi necessari alla vita ed evitino atrocità e massacri, saccheggi e depredazioni.
Chiedo, inoltre, a tutte le forze implicate nel destino di quella Nazione di privilegiare il negoziato. Esso è via umana, ragionevole, ancora possibile, capace di risparmiare nuove lacrime e lutti, condurre ad una soluzione pacifica e duratura ed impedire al conflitto di estendersi oltre le frontiere del Paese. Affidiamo le nostre speranze e le nostre attese a Maria, Regina della pace.
* * *
Chers pèlerins de langue française venus participer à la prière de l'Angélus, je vous salue cordialement. Puissiez-vous profiter de votre séjour à Rome pour être plus proches du Seigneur et pour repartir chez vous, désireux de témoigner de l'Évangile par toute votre vie! Je vous accorde à tous la Bénédiction apostolique.
Commending the English-speaking pilgrims and visitors to the intercession of Mary, Mother and Queen, I gladly invoke Almighty God's blessings of joy and peace upon you and your families.
Mein herzlicher Willkommensgruß gilt den Schwestern und Brüdern aus den deutschsprachigen Ländern. Ich wünsche Euch allen einen gesegneten Sonntag und schöne Ferientage in Rom.
Mi saludo lleno de afecto se dirige ahora a todas las personas, familias y grupos procedentes de los diversos Países de América Latina y de España, en particular al grupo de oración "Luz de Fátima", de Toledo. Al encomendaros bajo el amparo de María la Virgen, os imparto de corazón la Bendición Apostólica.
Amados Irmãos e Irmãs:
As minhas mais cordiais saudações aos ouvintes de língua portuguesa que me escutam. O Senhor confiou a toda a humanidade, na história e no tempo, a tarefa de edificar o Reino de Deus, e ninguém pode sentir-se dispensado dela. Empenhe-se cada um em cumprir a Boa Nova e terá assegurada a salvação. Recebam todos os votos de saúde, paz e graça, com a minha Bênção.
Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare al Coro Polifonico "Il Castello", di Paràtico (Brescia), ed al gruppo del Circolo Ricreativo Ciclisti del Comune di Torino.
A tutti l'augurio di una buona domenica.
© Copyright 1998 - Libreria Editrice Vaticana
Copyright © Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana