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SANTA MESSA IN SUFFRAGIO DEI PONTEFICI PAOLO VI E DI GIOVANNI PAOLO I

OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Lunedì, 28 settembre 1992

 

“Abbiate fiducia!”, raccomandava il Papa Paolo VI; e aggiungeva: “Abbiamo ragione di esortarvi alla fiducia, perché sappiamo quanto ne abbia bisogno la nostra vita... La fiducia è il sostegno, è la spinta, è la serenità del nostro pellegrinaggio terreno; ed è oggi tanto più necessaria, quanto meno essa deriva dall’esperienza della vita moderna” (Insegnamenti di Paolo VI, II, p. 928).

Giovanni Paolo I, per parte sua, annotava che chi vive la speranza “viaggia in un clima di fiducia e di abbandono, dicendo con il salmista: «Signore, tu sei la mia roccia, il mio scudo, la mia fortezza. Anche se si accampasse contro di me un esercito, non temerà il mio cuore; e se si leva contro di me la battaglia, anche allora io sono fiducioso»” (Insegnamenti di Giovanni Paolo I, p. 71). Le esortazioni di questi miei indimenticabili predecessori suscitano un’eco particolarmente viva nei nostri animi nel giorno in cui, presso l’altare, li ricordiamo al Signore. Esse appaiono quanto mai opportune in questo nostro tempo, segnato da non pochi motivi di preoccupazione e talora persino di angoscia. Invitano a cercare le ragioni della speranza al di là di ogni terrena sicurezza e umana prospettiva. Spingono a guardare verso l’alto, a riporre soltanto in Dio piena e costante fiducia.

I venerati pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo I hanno offerto un esempio di totale abbandono alla Provvidenza divina, alla quale hanno affidato il loro ministero soprattutto nei momenti più impegnativi e difficili della loro esistenza.

Guardando alla loro testimonianza, noi chiediamo al Signore, fonte dell’autentica gioia, di accordarci il dono della speranza. Egli ci renda fiduciosi, arditi nel nostro quotidiano impegno apostolico teso a rinnovare noi stessi e la società con la forza del Vangelo. Il Redentore dell’uomo mai delude le attese di chi in lui confida (cf. Sir 32, 24).

Carissimi fratelli e sorelle, accostiamoci con tali sentimenti all’altare del divin Sacrificio, grati al Padre celeste per aver donato alla Chiesa e all’umanità questi due eminenti e fedeli pastori.

 

© Copyright 1992 - Libreria Editrice Vaticana

 



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