LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
ALL'EM.MO CARDINALE FLAHIFF
NEL 50° DELL'ORDINAZIONE SACERDOTALE
Al Venerabile Fratello Nostro
GEORGE BERNARD di S.R.C. Cardinale FLAHIFF
Arcivescovo di Winnipeg.
Poiché tra poco si compiranno dieci lustri da quando hai ricevuto il ministero e la dignità sacerdotale, ci sembra opportuno congratularci con te per un giorno così bello, celebrando insieme con te, per mezzo di questa Lettera, un tale singolare ricordo.
E poiché questa solennità ti offrirà un gradito tempo per ripercorrere i momenti principali della vita passata, tra le immagini che si presenteranno al tuo animo, certamente caro e dolcissimo ti tornerà quell’avvenimento delle tua ordinazione sacerdotale, quando, circondato da una festosa corona di parenti e amici, per mirabile e inscrutabile disegno della volontà divina, mediante l’imposizione delle mani da parte del vescovo, fosti consacrato sacerdote in eterno, affinché, fatto anche cooperatore dell’Ordine episcopale, fossi partecipe dell’autorità, con la quale il nostro Redentore edifica, santifica e governa e, contrassegnato da un carattere speciale, fossi configurato in modo particolare a Cristo Sacerdote (cf. Presbyterorum Ordinis, 2). Posto dunque in mezzo al gregge del Signore hai esercitato il servizio sacro, sia annunziando agli uomini il Vangelo, sia amministrando i sacramenti della vita, specialmente offrendo il Sacrificio Eucaristico, sia svolgendo il ministero della riconciliazione e del conforto per i fedeli penitenti e per gli infermi (cf. Lumen Gentium, 28).
Nell’anno 1961, poi, dopo aver ricoperti alcuni incarichi nella tua Congregazione di San Basilio ed essere stato anche superiore generale, fosti eletto pastore della Chiesa di Winnipeg. Da allora, come successore degli apostoli, unito al Romano Pontefice, successore di Pietro e capo del Collegio Apostolico, e in comunione gerarchica con tutti i vescovi, hai partecipato alla sollecitudine della Chiesa universale e nella comunità cattolica affidata alle tue cure hai svolto il tuo ufficio pastorale come maestro e padre, con carità e zelo grande. Inoltre, nell’anno del Signore 1969, Paolo VI, nostro predecessore di recente memoria, come segno speciale della sua benevolenza, ti proclamò Cardinale, con il titolo di Santa Maria della Salute nel rione “Primavalle” dell’Urbe, e ti fece membro dell’esimio Presbiterio di Roma.
Vedi, dunque, venerabile fratello nostro, quanti motivi ti inducono in codesta tua solenne celebrazione a lodare il Datore di tutti i beni e a esaltare la sua infinita bontà, nonché a rallegrarti, perché, come dice il nostro predecessore San Leone Magno, “devotamente e veramente confessiamo che, l’opera del nostro ministero, in tutto ciò che facciamo rettamente, è Cristo che la compie, e noi ci gloriamo non di noi, che senza di lui nulla possiamo, ma in lui, che è la nostra possibilità” (S. Leone Magno, Sermo V: PL 54, 154).
Concludendo questa nostra lettera, chiediamo a Cristo, pastore dei pastori, che, per l’intercessione della Beata Maria Vergine, ti conceda salute, prosperità e pace. Di ciò ti sia pegno la Benedizione Apostolica, che impartiamo a te, venerabile fratello nostro, e a tutto il clero e al popolo di codesta Chiesa, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Dai Palazzi Vaticani, il 21 luglio, anno 1980, secondo del nostro Pontificato.
GIOVANNI PAOLO II
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