LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE ROGER ETCHEGARAY IN OCCASIONE
DEL 44° CONGRESSO EUCARISTICO INTERNAZIONALE
Al nostro venerabile fratello
Cardinale Roger Etchegaray.
Ci sembra impossibile che siamo passati più di cinque anni da quando abbiamo avuto la possibilità di vedere sperimentare la forza sempre crescente della religione cristiana e il mirabile fiore della fede cattolica nella nobile nazione della Corea, quando nel nostro viaggio apostolico celebravamo l’anniversario della conversione al cristianesimo di quel popolo. Ci sembra che non avrebbe potuto verificarsi un avvenimento più opportuno del prossimo quarantaquattresimo Congresso Eucaristico Internazionale, che si celebrerà nel mese di ottobre nella medesima fertile terra e presso il medesimo fedelissimo popolo.
Si può perciò comprendere facilmente con quanta attesa, con quanta sollecitudine paterna, con quanta attenzione del nostro apostolato universale ci prepariamo a ritornare in quella stessa comunità e in quella lieta accolita dei fratelli nell’Episcopato e dei sacerdoti, dei religiosi e delle religiose che con la loro fertile attività e con l’opera indefessa costruiscono ogni giorno e accrescono la Chiesa di Dio in quei luoghi e preparano il tempo della futura evangelizzazione, risplendendo di fulgida luce per le altre Chiese particolari nel mondo ad esempio e forte incitamento.
A quel Congresso Eucaristico che si celebrerà felicemente e salutarmente dal 5 all’8 ottobre, in parte saremo presenti noi stessi, in parte da lontano guarderemo con sollecita attenzione. Perché nessun momento della celebrazione manchi nel nostro favorevole consenso e perché non sembri mancare a nessun suo atto peculiare la nostra stessa efficace presenza e la voce e la suprema autorità, vogliamo che sia presente dall’inizio alla fine del congresso di Seoul l’interprete del nostro pensiero e il pubblico oratore che a nome nostro presieda alle celebrazioni e conferisca la massima importanza a questa singolare esperienza di devozione eucaristica e di illuminata religiosità.
Con questa nostra lettera, perciò, nominiamo te, nostro venerabile fratello, che conosci il nostro pensiero e l’efficacia e l’utilità pratica di questi convegni, come nostro inviato speciale al quarantaquattresimo Congresso Eucaristico Internazionale che si terrà dal 5 all’8 ottobre, dove parlerai a nome nostro, quando la situazione lo richiederà, e inviterai secondo l’intenzione dello stesso Vicario di Cristo a raccogliere frutti più abbondanti e sostanziosi di grazie da un culto tanto insigne del mistero eucaristico da tutta la comunità della Chiesa cattolica universale.
Dal Vaticano, 2 settembre 1989.
IOANNES PAULUS PP. II
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