LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE PAUL POUPARD PER LA NOMINA A INVIATO
SPECIALE ALLE CELEBRAZIONI PER L'VIII CENTENARIO
DELLA RICOSTRUZIONE DELLA CATTEDRALE DI CHARTRES
Al Venerato Fratello Nostro
Cardinale S. Em.za Rev.ma Paul Poupard
Tutti sanno molto bene che in tutto il mondo esistono e sono conservati monumenti illustri, che, una volta perduta la fede cristiana e la pietà dei fedeli, sono a mala pena conosciuti. Tra di essi è da annoverarsi la santa chiesa di Chartres, che spicca e risplende in modo eccezionale tra le opere d’arte del Medioevo.
Noi desideriamo che queste testimonianze siano collocate in buona luce anche nella nostra età per essere magnificate con un’adeguata rivalutazione, affinché la mente cristiana, ripercorrendo, per così dire, il suo passato, sia con maggior ardore sospinta a simili mete nel futuro. Perciò siamo lieti di venire incontro alla richiesta del Venerato Fratello Nostro Jacob Perrier, Vescovo di Chartres, il quale ci ha domandato d’inviare un Rappresentante insigne per partecipare alla solenne commemorazione dell’ottavo centenario dalla ricostruzione di questa cattedrale.
Così, affinché questa celebrazione si svolga in modo più adeguato e conveniente, abbiamo deciso di inviarvi un uomo eminente, che Ci rappresenti e manifesti nello stesso tempo la Nostra benevolenza. Abbiamo allora rivolto il pensiero e l’animo nostro a Lei, Venerato Fratello Nostro, che, parlando la medesima lingua ed eccellendo con vasta erudizione nella cultura, Ci è parso il più adatto a svolgere e portare bene a compimento questo incarico. Perciò la nominiamo Nostro Inviato speciale, affinché, in occasione di quell’importante convegno e della celebrazione dell’11 settembre, porti la Nostra stessa voce, così che, scrutato fino in fondo il senso e l’importanza di quel sacro edificio, possano tutti non solo ammirare quell’arte straordinaria, ma abbiano a rinnovare il proprio animo per coltivare una simile operosità.
Dimostrerà infine la Nostra benevolenza, mentre Noi eleviamo preghiere affinché la Vergine Maria, cui fu dedicato un tempo questo tempio con grandissima devozione, sia come stella di tutta questa Nazione, e susciti parimenti l’ardore a rinnovare l’annuncio di Cristo. Vogliamo, da ultimo, che Lei rivolga a tutti il Nostro saluto fervido, ed elargisca, a nome Nostro e per la Nostra autorità, la Nostra apostolica benedizione a tutti i partecipanti a questo evento, perché sia preannuncio di divine grazie e giusto incitamento a rinnovarsi.
Dal Vaticano, 15 luglio 1994, sedicesimo anno del Nostro Pontificato.
IOANNES PAULUS PP. II
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