PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO IN NIGERIA, BENIN
GABON E GUINEA EQUATORIALE
DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLA PARTENZA PER L'AFRICA
Aeroporto di Fiumicino, 12 febbraio 1982
Prima di intraprendere questo viaggio pastorale, che mi porterà in terra africana, ho voluto sostare qualche istante in preghiera nella nuova Cappella che l’Ente di gestione Aeroporti di Roma, su indicazione del Ministero dei Trasporti e dell’Aviazione civile, ha di recente allestito.
Ho notato con piacere la degna sistemazione del locale, destinato ad essere luogo di culto e di preghiera o almeno, per chi non ha il dono della fede, luogo di riflessione e di raccoglimento, come in tanti altri aeroporti, crocevia dell’umanità in cammino.
La realizzazione della Cappella, all’interno di questo come di ogni altro grande aeroporto, consente lo svolgimento di una pastorale che si fa sempre più attuale e vasta, in risposta alle esigenze ed alle attese di quanti frequentano l’aeroporto, sia che si distacchino da terra per i viaggi – piloti, personale a bordo e passeggeri – sia che facciano servizio logistico sul posto. Nella Cappella la comunità aeroportuale potrà raccogliersi per ascoltare la Parola di Dio in particolari momenti liturgici e rafforzarsi nella fede, impegnandosi a testimoniarla nelle azioni di ogni giorno, così da divenire lievito di valori umani e cristiani.
L’azione pastorale ha la sua figura fondamentale nel Cappellano, il cui primo dovere è di formare una comunità integrata nella pastorale della Chiesa locale, collegandosi, attraverso questa, alla Chiesa universale. Universalità, caratteristica della Chiesa, che l’aviazione, per i contatti facili ed agili, sembra rendere più tangibile ed immediata.
Questa vitalità religiosa reclama una costante disponibilità del Cappellano, che è parte vivente dell’aeroporto, inserito nella pianificazione d’emergenza. Nella tensione dell’ambiente aeroportuale, egli riuscirà ad offrire serenità e senso di sicurezza grazie ad una dedizione, arricchita dalla sensibilità umana e specialmente dalla credibilità e validità del suo messaggio spirituale.
Alla Madonna di Loreto, alla quale la vostra pietà ha voluto dedicare questa Cappella, raccomando l’attività pastorale, che si svolge in questo aeroporto. Ringrazio la Direzione dell’aerostazione per la premurosa e concreta attenzione ai valori dello spirito; e desidero altresì esprimere il mio compiacimento e la mia gratitudine per quanti, Vescovi e Responsabili di altre stazioni aeree, hanno sentito l’esigenza di collocarvi una Cappella.
A voi, qui presenti, alle vostre famiglie, a tutti i Cappellani degli aeroporti, a quanti mi accompagnano in questo viaggio con l’augurio e la preghiera, e, particolarmente, a quelli che ne curano l’esito felice, vada con affettuosa riconoscenza la mia apostolica benedizione.
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