LITURGIA DELLA PAROLA PER I VENTI ANNI
DALL'INAUGURAZIONE DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II
PREGHIERA DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
ALLO SPIRITO SANTO
Grotte Vaticane, 11 ottobre 1982
1. Spirito Santo di Dio,
veniamo, oggi,
per un atto di ringraziamento.
Venti anni fa,
in questo stesso giorno 11 ottobre,
iniziava il Concilio Vaticano II
nella Basilica di san Pietro.
Oggi, dopo vent’anni,
desideriamo ringraziare
perché questo Concilio ebbe inizio
e perché ha potuto condurre
a termine i suoi lavori
nel corso degli anni 1962-1965
fino all’8 dicembre 1965,
in cui fu solennemente concluso.
2. Ti ringraziamo, Spirito Santo di Dio,
per aver ispirato al tuo Servo Papa Giovanni XXIII
il pensiero di convocare il Concilio;
per averlo aiutato a preparare e ad
iniziare questo Concilio l’11 ottobre 1962,
nel giorno che, nel calendario liturgico allora vigente,
era dedicato alla Maternità della beata Vergine Maria.
Ti rendiamo grazie, poi, perché a Paolo VI
hai dato di assumere l’opera del Concilio
dopo la morte del predecessore,
e di portarla a termine.
3. Ti rendiamo grazie, Spirito - Luce dei cuori -,
perché, mediante questo Concilio, sei stato particolarmente vicino,
e hai parlato alla Chiesa,
mediante il servizio della parola e dei pensieri,
mediante il servizio della volontà e della testimonianza
di tutti i Vescovi in esso riuniti.
Ti rendiamo grazie per questa grande esperienza
di fede confessata ed insegnata.
Ti rendiamo grazie per questa particolare manifestazione
di sollecitudine pastorale per tutta la Chiesa,
per la Chiesa e per il mondo contemporaneo.
Rendiamo grazie per tutte le fatiche collegate con tutto questo
e per tutte le gioie derivate da questo servizio.
Ti rendiamo grazie, Spirito di amore e di verità,
perché in modo così particolare
ci hai permesso di costituire una comunità fraterna,
perché ci hai permesso di estrarre dal comune tesoro
“cose nuove e cose antiche” (Mt 13, 52),
al servizio della tradizione della Chiesa
e del suo rinnovamento.
4. Ricordiamo tutti coloro,
che hanno formato giorno per giorno, quest’opera del Concilio,
prima di tutto i Fratelli nell’Episcopato e Padri Conciliari,
ed anche tutti i collaboratori nel nostro ministero,
sacerdoti, religiosi, religiose e teologi laici,
esperti in diversi campi, fino a coloro che hanno
compiuto i servizi più semplici.
Ci rallegriamo oggi con coloro ai quali ancora è dato
di partecipare a questo ventennale.
Raccomandiamo alla bontà del Padre
coloro che ci hanno già lasciati.
Il merito degli uni e degli altri
è quello di aver prestato diligente ascolto
alla voce dello Spirito,
che apriva davanti alla Chiesa le sorgenti del Vangelo,
e, al tempo stesso, parlava mediante “i segni dei tempi”.
Questo è merito di tutti e gioia di tutti.
5. Ti ringraziamo per il Concilio, così come è uscito
dalla grande officina di quegli anni,
e così come ha iniziato a vivere con
il contenuto di tutte le sue enunciazioni:
costituzioni, decreti e dichiarazioni.
Ti ringraziamo per la ricchezza del contenuto,
che ha illuminato la Chiesa
nella seconda metà del ventesimo secolo,
e ringraziamo per la direzione indicata
in tante questioni importanti.
Ringraziamo per la verità ecclesiologica ed ecumenica,
ringraziamo per l’apertura nei confronti di tutti,
per l’amore al “mondo” nello spirito del Vangelo.
Ringraziamo per la nuova maturità della fede
e la disponibilità al dialogo.
6. Oggi, dopo vent’anni, mentre ringraziamo
te, Spirito del nostro Signore,
mandato per insegnarci costantemente “ogni cosa”,
contemporaneamente veniamo ad implorare!
Ti supplichiamo perché l’opera del Concilio,
iniziata e terminata in questo ventennio,
si compia costantemente;
perché diventi continuamente una realtà
di anno in anno, di giorno in giorno;
perché il suo insegnamento sia riletto da tutti,
in tutta la sua specifica identità e profondità.
E, in conformità con queste, esso continui a realizzarsi
- e ad aiutare la Chiesa a compiere la sua missione.
Perché, mediante ciò, il mondo conosca
che tu l’hai mandata,
- perché esso creda e si converta.
Perché mediante la Chiesa, che si rinnova costantemente
con la luce e la potenza dello Spirito di Cristo,
si compia il servizio della salvezza del mondo
fino al tempo che il Padre si è proposto nel suo amore.
E perché sia adorato in eterno
il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo,
in cui è il Principio e la Fine di tutto il creato.
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