DISCORSO DEL SANTO PADRE
AI PARTECIPANTI ALL' ASSEMBLEA PLENARIA
DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA
Sabato, 26 Maggio 1984
Cari fratelli e sorelle!
1. Con particolare gioia mi incontro con voi, membri del Pontificio consiglio per la famiglia, quali amici e collaboratori in un campo tanto importante per la vita della Chiesa e della società. Dalla famiglia, infatti, dipende in gran parte il futuro sia civile che religioso dell’umanità, perché da essa dipende il bene stesso della persona umana. Vi sono, perciò, molto grato per la collaborazione offerta nella promozione della pastorale familiare, la quale rappresenta una via importante dell’evangelizzazione e un settore che mi è sempre stato particolarmente caro nel mio ministero nell’arcidiocesi di Cracovia, così come lo è tuttora nella mia sollecitudine apostolica.
2. Il tema che vi ha impegnati in questa assemblea plenaria, alla luce di un’attenta diagnosi delle varie situazioni delle Chiese locali, è stato la preparazione al matrimonio cristiano.
È tema della più grande importanza e urgenza. Più volte ho espresso la mia personale convinzione che “l’avvenire dell’umanità passa attraverso la famiglia” (cf. Familiaris Consortio, 86). È possibile, però, andar oltre e affermare che l’avvenire della famiglia passa attraverso la sua adeguata preparazione.Tocchiamo qui un valore e un’esigenza riguardanti non soltanto i giovani chiamati al matrimonio, ma anche l’intera comunità ecclesiale e civile. Si pensi, in particolare, alla ricchezza che la Chiesa, e non essa soltanto, può ricevere da quanti si preparano al matrimonio: la freschezza e l’entusiasmo dell’amore, il gusto della bellezza, il desiderio del dialogo aperto, la speranza del domani sono un dono per tutti e un richiamo alle persone già sposate, quasi un invito a ritornare alle sorgenti della loro scelta, al “tempo primaverile” del loro amore.
3. L’esortazione apostolica Familiaris Consortio affronta esplicitamente e con ampiezza il tema della preparazione al matrimonio nelle sue diverse tappe - remota, prossima, immediata - sottolineando l’importanza che ha la famiglia nella preparazione dei figli al sacramento del matrimonio. È in essa che si pongono i primi e più profondi fondamenti di quegli atteggiamenti psicologici e morali, che renderanno possibile la vita matrimoniale, disponendo i futuri partner ad assumersi le responsabilità che il sacramento del matrimonio comporta. Le vostre risposte al questionario, che vi fu inviato nella fase preparatoria dell’assemblea, confermano questa convinzione, mettendo in evidenza che la miglior preparazione remota al matrimonio futuro dei figli è una esemplare vita di famiglia cristiana, nella quale è essenziale la testimonianza vissuta degli sposi. L’ambiente familiare, illuminato dall’opportuno insegnamento dei genitori, costituisce la miglior preparazione dei figli alla vita, e quindi anche al matrimonio.
4. Crescendo, i figli entrano in un periodo particolarmente importante, delicato e difficile della loro educazione. La necessaria conquista della propria identità porta gli adolescenti ad una autoaffermazione, che non di rado è accompagnata dalla tentazione di assumere un atteggiamento di contestazione dell’autorità dei genitori, con un certo distanziamento dall’ambiente familiare, rimasto fino ad allora quasi il loro unico ambito vitale. Proprio in questa età si produce l’affascinante scoperta dell’altro sesso e si accentua l’influenza degli elementi extra-familiari nella vita dell’adolescente, specialmente dei mezzi di comunicazione sociale, dei gruppi di amici, della scuola. Tutto ciò rende più difficile, ma non per questo meno importante, l’azione educativa dei genitori, affidata ormai soprattutto alla forza trascinatrice dell’esempio e dell’influsso discreto di un atteggiamento prudente, che coltivi un vincolo profondo con il giovane, adeguato nella forma e nello stile alla sua età e alle sue caratteristiche personali.
Dedicandogli il tempo e l’attenzione necessari, i genitori faranno sì che il giovane sperimenti quanto essi gli vogliano bene in modo fedele, tenace, rispettoso della sua personalità e della sua libertà, e sempre disposto ad aiutare e accogliere, soprattutto nei momenti del bisogno.
5. Nel periodo dell’adolescenza intervengono con particolare vivacità, come s’è detto, a influenzare lo sviluppo dei giovani altri elementi al di fuori della famiglia. Mi riferisco specialmente alla scuola e ai mezzi di comunicazione sociale. In entrambi i campi il Pontificio consiglio per la famiglia deve sviluppare iniziative per aiutare efficacemente le famiglie nel compito essenziale di educare i propri figli, specialmente per quanto riguarda l’educazione all’amore.
È necessario favorire e realizzare un coordinamento e una cooperazione molto più stretti tra genitori ed educatori nei collegi e nelle scuole. I genitori non possono delegare tutte le loro funzioni educative alla scuola, la quale, a sua volta, non può prescindere da coloro che le affidano i propri figli per un’educazione completa.La scuola e i genitori devono aiutarsi reciprocamente nel compito educativo del bambino e dell’adolescente, anche in ciò che si riferisce all’educazione all’amore e al matrimonio. Però non possiamo dimenticare che molti ragazzi e ragazze frequentano scuole non cattoliche, nelle quali spesso non ricevono un adeguato orientamento in proposito o ricevono un insegnamento e sperimentano un ambiente, che non li aiutano a formarsi una visione cristiana dell’amore, della sessualità e del matrimonio.
Il dovere dei genitori si fa, in questo caso, ancor più grave sia nei confronti della scuola, sia, soprattutto, nell’ambito della propria famiglia, nella quale devono svolgere un’azione educativa e rendere una testimonianza capaci di contrastare e di superare le influenze negative che l’insegnamento o l’ambiente hanno sui loro figli.
6. I mezzi di comunicazione sociale meritano una speciale menzione. Dalle vostre risposte al questionario appare chiaramente la grande influenza che essi hanno e come questa è, generalmente, piuttosto negativa. Il Pontificio consiglio per la famiglia ha qui un altro campo importante di azione, sia per individuare i modi con cui aiutare i genitori ad utilizzare saggiamente e con discernimento critico i mezzi di comunicazione sociale, sia per suscitare iniziative tra gli artisti e tra i vari operatori dei mass-media, perché ci sia un’offerta di trasmissioni più positivamente ispirate ai valori cristiani. I mass-media hanno un grande influsso nella nostra cultura moderna e da essi non è possibile prescindere: occorre perciò impegnarsi a utilizzarli nel loro enorme potenziale per il bene delle persone e delle famiglie, senza lasciarsi condizionare da interessi, che frequentemente fanno dimenticare il vero bene morale dei bambini, dei giovani e delle famiglie, a cui si rivolgono.
7. Quando c’è una buona preparazione remota e prossima al matrimonio, quella immediata si fa più facile e più feconda. I molti sforzi realizzati in quest’ultimo campo hanno accresciuto nella Chiesa la coscienza che il matrimonio, come ogni altro sacramento, deve essere adeguatamente preparato, perché la sua celebrazione sia feconda nella vita degli sposi.
Il nuovo Codice di diritto canonico (cf. CIC, can. 1063) ha incluso la preparazione al matrimonio fra i doveri della comunità ecclesiale, specialmente dei pastori.
8. La preparazione al matrimonio apre vasti campi di azione al Pontificio consiglio per la famiglia, che deve affrontarli con entusiasmo, creatività, energia e costanza.
Non bisogna scoraggiarsi di fronte alle difficoltà che inevitabilmente si incontrano. Nessun sacrificio può trattenere la comunità cristiana e le singole famiglie dal compito così essenziale di preparare bene i futuri sposi che costituiranno le famiglie del terzo millennio di vita cristiana. Occorre altresì non accantonare alcuna iniziativa che possa rivelarsi di aiuto per le famiglie già costituite, desiderose di meglio conoscere, comprendere e realizzare il loro dovere in ambienti così difficili come quelli in cui, frequentemente, sono chiamate a vivere.
Vi chiedo che poniate tutti i vostri sforzi per stare vicini a queste famiglie, per sostenerle in tutti i modi e per educarle all’amore, che nel sacramento del matrimonio, per dono gratuito di Gesù Cristo, diventa imitazione e partecipazione dell’amore del Signore verso la sua Chiesa.
Nell’esprimervi il mio apprezzamento per la vostra generosa dedizione, con grande affetto imparto la mia benedizione apostolica a voi, ai vostri familiari e a quanti sono oggetto della vostra attenzione e azione pastorale.
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