DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II AI MILITARI
DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARRISTI D’ITALIA
Sabato, 7 giugno 1986
Siate i benvenuti a questa udienza, carissimi militari in congedo dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia. Vi saluto tutti, e con voi saluto l’ordinario militare mons. Gaetano Bonicelli, i vostri cappellani, i signori ufficiali e sottufficiali che vi accompagnano. Saluto, altresì, i vostri familiari che si sono uniti a voi per questo decimo raduno dell’Associazione.
Le Associazioni d’Arma nascono da una valida e positiva esperienza che la vita militare rende possibile: quella dell’amicizia, che si sviluppa nelle molteplici comuni vicende. È per sottolineare e avvalorare questa virtù umana e cristiana che voi vi riunite e, mediante incontri, dibattiti e convegni, vi offrite reciprocamente un valido aiuto materiale e morale.
I ricordi che certamente accompagnano tali riunioni sono intensi, ravvivati dalle emozionanti esperienze compiute all’interno di quelle macchine complesse, ove occorreva intesa e familiarità, reciproco sostegno, incoraggiamento e collaborazione. È questo spirito fraterno di solidarietà che ora illumina le vostre memorie e vi invita a esprimervi come uomini di pace. La pace, infatti, è il valore supremo che la vostra Associazione intende oggi affermare e proclamare.
Sappiamo bene che la pace tra gli uomini è sempre minacciata, perché la volontà umana è labile e ferita. Essa, perciò, “è un edificio da costruirsi continuamente” (Gaudium et Spes, 78), contro le insistenti strategie della violenza che tendono a sconvolgerla. Sappiate annunciare sempre partendo dalla vostra esperienza la strategia della pace. In questo modo la vostra Associazione d’Arma contribuirà a insegnare agli uomini che occorre confidare nella forza della verità e dell’amore, nella solidarietà e nella rettitudine. Imparate anche a chiedere a Dio la saggezza che occorre per ottenere e garantire la pace, quando da soli gli uomini non riescono a realizzarla.
Con questo sentimento ben volentieri io imparto a tutti voi, alle vostre famiglie e alle persone care la mia benedizione apostolica.
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