VISITA PASTORALE A PRATO
SALUTO
DI GIOVANNI PAOLO IISolennità di San Giuseppe
Prato - Mercoledì, 19 marzo 1986
Carissime sorelle Domenicane e carissime sorelle Benedettine,
1. Nella mia visita alla Comunità ecclesiale di Prato non poteva mancare un incontro con voi che, per la vostra vocazione - come ebbe a dire Santa Teresa di Lisieux - vivete “nel cuore della Chiesa”.
Vi saluto tutte con affetto e ringrazio il Signore per avermi dato la possibilità d’incontrare anche voi, che siete una porzione tanto significativa della Chiesa pratese. Il vostro nascondimento fa forse apparire, ad occhi superficiali, di scarso rilievo la vostra missione al servizio della Chiesa e dell’uomo; ma in realtà uno sguardo attento, illuminato dalla fede, ci dice che non è così.
Grande è invece il vostro servizio, e molto si attende da voi oggi la Chiesa. Molto, anche, deve poter trovare, nella vostra testimonianza, il cuore umano assetato di verità, di bontà, di assoluto. La vostra vocazione, sostenuta dalla luce dello Spirito Santo, vi chiama ad essere profonde conoscitrici del cuore umano e delle sue aspirazioni più pure alla trascendenza, alla giustizia, alla libertà, alla pienezza della vita umana. Vi chiama ad imitare in ciò la grande Santa Caterina de’ Ricci, la quale, dalla sua profonda esperienza contemplativa ottenne quel dono di sapienza che la portava ad offrire una parola, ora di consiglio, ora di consolazione, ora di fraterno richiamo, alle più diverse categorie di persone, con un animo veramente aperto ai bisogni di tutti, grazie all’ispirazione di una carità ardente e generosa.
2. La vostra vocazione vi chiama ad avere una speciale sensibilità per i problemi ed i valori spirituali del nostro tempo, sia a livello di singoli, che nel più vasto ambito della società e della Chiesa, sempre con un riferimento ai supremi valori della salvezza e dell’avvento del Regno di Dio. Tale vostra sensibilità dovrà sorgere soprattutto da una valutazione di fatti ed avvenimenti alla luce della Parola di Dio e nell’ascolto della voce dello Spirito. Voi infatti, care sorelle, siete chiamate ad essere in modo speciale quell’“uomo spirituale” del quale parla San Paolo nella prima Lettera ai Corinzi (1 Cor 2, 15): quell’“uomo spirituale” che, come Paolo, “non conosce altro se non Cristo e questi crocifisso” (1 Cor 2, 2).
La vostra vocazione vi porta a vivere in modo speciale quell’atto di offerta di sé al Padre, che ogni battezzato come tale deve compiere, ad imitazione di Gesù crocifisso. La vostra Regola religiosa vi dà mille occasioni per attuare questa offerta con frutto e con intima serenità. Lo Spirito Santo, l’intercessione della Vergine SS.ma e dei vostri fondatori vi sostengano in questa generosa ed indispensabile opera di salvezza a favore del mondo e della Chiesa. Non dimenticatevi mai che tutta la Chiesa confida nella vostra collaborazione e nel vostro aiuto! E anche il Papa conta molto sulle vostre preghiere e sui vostri sacrifici!
Vi benedico tutte di cuore.
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