DISCORSO DI GIOVANI PAOLO II
AI RELIGIOSI ZEN PARTECIPANTI
AD UN INCONTRO DI SPIRITUALITÀ
Mercoledì, 9 settembre 1987
Cari amici, sono veramente felice di dare il benvenuto a voi, partecipanti al “Terzo scambio spirituale Est-Ovest”. In particolare, saluto il reverendo Hirata Seiko, presidente dell’Istituto per gli Studi Zen, come anche i monaci giapponesi e le suore venuti nei monasteri benedettini e cistercensi per recuperare una più profonda comprensione delle tradizioni cristiane attraverso l’attento ascolto e il rispetto reciproco che caratterizza questi scambi di dialogo interreligioso e può raggiungere un livello più profondo.
Nel precedente scambio intermonastico, i monaci cristiani che vivevano nei nostri monasteri ebbero l’occasione di apprezzare le vostre antiche tradizioni. Furono molto commossi dalla vostra fraterna ospitalità. Desidero ringraziarvi per la vostra squisita cortesia e spererei che questi incontri continuino nel futuro.
L’anno scorso alcuni di voi si unirono a noi ad Assisi, dove pregammo per la pace. Più recentemente rappresentanti della Chiesa cattolica erano presenti all’incontro a Mount Hiei. Credo che queste iniziative, compiute con questo spirito, debbano venir promosse e sostenute, poiché sono un valido aiuto per una conoscenza e un amore più profondi.
Desidero anche porgere un saluto cordiale ai monaci cristiani e alle monache che hanno organizzato quest’incontro sotto la guida dell’abate primate dei Benedettini. Sono felice che una Commissione per il dialogo monastico interreligioso porti avanti questo lavoro in stretto contatto con il Segretariato per i non cristiani.
Il vostro contributo specifico a questa iniziativa non consiste solo nel mantenere un esplicito dialogo, ma anche nel promuovere un profondo incontro spirituale, poiché la vostra vita più di tutte devota al silenzio e alla preghiera, è una testimonianza di vita comunitaria. Molto potete fare attraverso l’ospitalità. Aprendo le vostre case e i vostri cuori, come avete fatto in questi giorni, seguite bene la tradizione del vostro padre spirituale, san Benedetto. Con i vostri fratelli monaci venuti da tutto il mondo e da differenti tradizioni religiose voi applicate il bel capitolo della Regola concernente l’accoglienza degli ospiti. Facendo così offrite una collocazione dove può avere luogo un incontro di menti e di cuori, un incontro caratterizzato da un condiviso senso di fratellanza nella famiglia umana che apre la strada di un dialogo sempre più profondo.
Possa ognuno di voi partecipanti al dialogo interreligioso venir incoraggiato e sostenuto nella conoscenza che i vostri sforzi sono incoraggiati dalla Chiesa cattolica e apprezzati da essa come cosa importante per rafforzare i legami che uniscono tutti i popoli che onestamente cercano la verità.
Dio vi benedica tutti.
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