VISITA PASTORALE A VERONA
DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AGLI OPERATORI DI RADIOTELEPACE
Domenica, 17 aprile 1988
1. In questa mia visita pastorale a Verona mi è caro intrattenermi qualche momento con voi, prima di incontrarmi nell’Arena con i giovani del Triveneto.
Rivolgo un saluto cordiale al direttore di Radiotelepace, don Guido Todeschini, e, con lui, ai collaboratori, agli operatori radiotelevisivi, agli “amici” che in vari modi si impegnano ad assicurarne la vitalità, e a tutti gli affezionati utenti.
Sono lieto di rilevare che la finalità qualificante della trasmittente è il servizio all’evangelizzazione in un contesto culturale, che appare spesso ostico ai valori della fede. Voi avvertite tutta la responsabilità che vi deriva dal poter disporre di questo efficace e straordinario ritrovato della scienza e della tecnologia, e cercate di esserne all’altezza.
Mi compiaccio, poi, perché avete vivo il senso della professionalità, e sentite forte il dovere di conoscere con rigorosa coscienziosità le leggi che regolano la comunicazione di massa, così da far giungere il messaggio del Vangelo al maggior numero possibile di persone attraverso la via della persuasione, nel rispetto della libertà dell’utente.
In tal modo Radiotelepace si fa via di evangelizzazione autentica, non solo presso i suoi abituali fruitori, ma anche presso imprevedibili e occasionali ascoltatori: chi può avvertire dove va a cadere la semente sparsa attraverso le onde di una emittente? Non è raro che raggiunga benefica anche qualche persona dubbiosa o lontana, che si sta interrogando sul significato della sua vita.
2. Vostro preciso proposito è inoltre quello di ravvivare il senso sia della Chiesa particolare - facendone conoscere gli avvenimenti più significativi - sia della Chiesa universale, delle cui vicende rendete partecipi i vostri ascoltatori. A tale riguardo mi è motivo di conforto e di gioia la vostra fedeltà al Papa e al suo magistero, a cui date vasta risonanza.
So inoltre che vi impegnate a favorire la preghiera: ogni giorno dalle vostre antenne si trasmettono, tra l’altro, la celebrazione dell’Eucaristia in collegamento con la Radio Vaticana e il canto delle Lodi e dei Vespri; da questa sera, poi, anche il rosario, che le vostre telecamere riprenderanno nel Santuario della Madonna della Corona, continuerà ad essere trasmesso ogni giorno.
Quale beneficio spirituale reca alle famiglie e specialmente alle persone sole, anziane e ammalate la preghiera radioteletrasmessa!
3. Davvero Radiotelepace può essere considerata “una versione moderna ed efficace del pulpito” (Pauli VI Evangelii Nuntiandi, 45): per suo mezzo voi “predicate dai tetti” (Pauli VI Evangelii Nuntiandi, 45), come ci comanda il Signore, e così vi invitava a fare il mio predecessore Paolo VI, a cui l’emittente è intitolata.
Vi incoraggio a proseguire sulla strada di questo prezioso servizio all’uomo, fedeli a Dio e alla Chiesa, tendendo sempre al meglio.
Guardate con serena fiducia al domani. V’accompagni la provvidenza di Dio, la materna intercessione della Madonna e il conforto della mia benedizione.
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