DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
IN RICORDO DEL MILLENNIO DEL BATTESIMO DELLA RUS’ DI KIEV
Cappella di Sant’Erasmo in San Pietro
Domenica, 1° ottobre 1989
Eminentissimo signor Cardinale,
venerati fratelli nell’Episcopato,
cari sacerdoti, fratelli e sorelle ucraini!
A perenne ricordo del millennio del battesimo della Rus’ di Kiev voi avete voluto lasciare nella Basilica di san Pietro a Roma le icone dei santi Vladimiro e Olga, i battezzatori del vostro popolo. Si tratta di un dono della famiglia dell’eccellentissimo Basilio Losten, Vescovo di Stamford. È ben scelto e felice il luogo della sistemazione di questi nuovi mosaici, vicino alle immagini dei santi Cirillo e Metodio, apostoli degli Slavi, e alle reliquie di san Giosafat.
Oggi, nella domenica dopo l’Esaltazione della santa Croce, secondo l’antico calendario, siete venuti in questo tempio primigenio, per essere partecipi dell’atto della benedizione di queste monumentali icone. Noi le abbiamo benedette con la grazia dello Spirito Santo e con l’aspersione dell’acqua santa, affinché tutti i credenti, sollevando lo sguardo su di esse, glorifichino Iddio uno nella Santissima Trinità e perché diventino simili a questi santi, antesignani della Rus’ di Kiev, vostra Patria.
Siamo lieti che questa benedizione delle icone dei santi principi Vladimiro e Olga, uguali agli apostoli, si svolga durante il Sinodo dei vostri gerarchi ecclesiastici qui a Roma, presso le tombe di san Pietro e di san Giosafat. Impartiamo a loro, ai vostri Vescovi qui radunati, e a tutti voi qui presenti la nostra benedizione apostolica, che estendiamo alla Chiesa, a tutti i credenti e a tutto il popolo ucraino.
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