DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI PARTECIPANTI AL PREMIO INTERNAZIONALE
PER L'AMBIENTE SAN FRANCESCO
«CANTICO DELLE CREATURE»
Venerdì, 25 ottobre 1991
Illustri Signori!
1. Rivolgo il mio cordiale benvenuto a tutti voi che, a vario titolo, partecipate alla Seconda Edizione del Premio Internazionale per l’Ambiente - San Francesco, “Cantico delle Creature”.
Saluto il Professor Giovanni Battista Marini-Bettòlo Marconi, Presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze, che presiede la Giuria di questa manifestazione. Con lui intendo salutare i membri della Giuria stessa e del Comitato Organizzatore, guidato da Padre Bernardo Przewozny.
Desidero, inoltre, indirizzare un particolare pensiero di ringraziamento ai rappresentanti dell’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica, sostenitori della vostra iniziativa.
Con sentimenti di stima e di vivo compiacimento accolgo poi il Signor vicepresidente del Governo e il Ministro dell’Ambiente di Costa Rica, i quali ricevono il premio destinato alla loro Nazione, distintasi per opere ed iniziative concrete a salvaguardia e miglioramento dell’ambiente naturale. Ed esprimo sincere felicitazioni anche agli altri premiati, il signor Salvatore Furia, per il settore dell’Educazione e della Comunicazione, e il signor Thomas Francis Malone, per la ricerca scientifica.
2. Il vostro Premio si ispira alla spiritualità di San Francesco ed in particolare al cantico di lode da lui composto in onore dell’Altissimo, onnipotente, bon Signore. Secondo il poverello di Assisi, il creato, opera della Provvidenza divina, esprime bellezza e bontà, e rende un prezioso servizio all’uomo: parla del Creatore, manifestandone l’eterno disegno di armonia e di pace. Per questo la natura va rispettata e conservata, affinché, stabilendo con essa una sana e corretta relazione, si sia condotti a contemplare il mistero della grandezza e dell’amore di Dio. Ogni essere - canta San Francesco - “è bellu e radiante cum grande splendore: de te, Altissimo, porta significatione” (dal Cantico delle creature).
Tutto prende origine e vigore dal sommo Creatore. A contatto col creato, l’uomo può meglio comprendere gli eterni valori sui quali poggia la vita. Sono, tra l’altro, i valori della bellezza e della verità, della semplicità e dell’amore, della fedeltà e della solidarietà. Osservando le meraviglie della natura, l’uomo impara a rispettare le leggi che ne reggono il dinamismo; è portato a guardare con gratitudine al piano di Dio sul mondo e l’umanità. Tutta l’esistenza diviene, allora, un cantico di ammirazione e di ringraziamento che si fa contemplazione e preghiera. “Laudate et benedicite mi Signore et rengratiate et servitelo cum grande humilitate”.
A questo quadro ben noto della “teologia” di Francesco sulle creature molti continuano ancor oggi ad ispirarsi.
3. Anche voi, Signore e Signori, con la vostra iniziativa mirate giustamente a far comprendere l’importanza del rispetto della natura e a correggere taluni interventi dell’uomo su di essa, per nulla attenti all’armonia dell’ambiente. Il problema ecologico è connesso con quello etico e morale. I beni della terra, che nel piano divino debbono essere patrimonio comune, rischiano talora di diventare monopolio soltanto di pochi. Essi vengono utilizzati ad esclusivo beneficio di alcuni, che non di rado li manomettono e, talora, li distruggono, arrecando così un danno all’intera umanità.
Occorre frenare la corsa all’uso egoistico dei beni della terra. Bisogna impedirne la distruzione e l’alterazione perché subiamo tutti le conseguenze negative di scelte ecologiche sconsiderate.
Voi, Signore e Signori, continuate la vostra opera di sensibilizzazione alla salvaguardia dell’ambiente. Diffondete una cultura attenta ai valori del nostro ecosistema; promuovete, con il rispetto delle creature, l’amore riconoscente verso Dio, Padre dell’intera umanità.
Con tali sentimenti auspico che le finalità della vostra Organizzazione trovino vasta eco e corrispondenza nella pubblica opinione, mentre, confidando nella protezione di San Francesco ed esortandovi a seguirne l’esempio, offro a tutti la benedizione apostolica.
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