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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI PARTECIPANTI ALL
ASSEMBLEA GENERALE
DEL SEGRETARIATO PELLEGRINAGGI ITALIANI

Giovedì, 9 gennaio 1992

 

Carissimi fratelli e sorelle!

1. Ho accolto volentieri la richiesta di questo incontro e sono lieto di salutarvi mentre è in corso l’Assemblea Generale del Segretariato Pellegrinaggi Italiani, di cui voi siete parte costitutiva. Voi rappresentate, infatti, i 35 Organismi diocesani e nazionali che operano nel campo dei pellegrinaggi e del turismo religioso. A ciascuno di voi, qui presente, e a quanti collaborano in tale importante azione pastorale, rivolgo il mio grato apprezzamento, accompagnato da fervidi voti augurali per il Nuovo Anno, da poco iniziato.

2. La liturgia del tempo natalizio, che si avvia ormai alla sua conclusione, pone in evidenza l’importanza della “Epifania”, cioè della manifestazione di Cristo per gli uomini di ogni popolo e di tutte le culture. L’annuncio proclamato dagli Angeli ai pastori sulla grotta di Betlemme, l’incontro del Messia con i Magi venuti da lontano per adorarlo, sono un invito per ogni essere umano a riconoscere nel Bambino, nato per noi, il Redentore dell’uomo. Accogliere questa “buona notizia” significa diventare figli della luce, creature capaci di vivere in modo nuovo perché profondamente rinnovate dal mistero dell’Amore di Dio.

E l’incontro con Cristo porta con sé la responsabilità della testimonianza. Per questo, la Chiesa, nel tempo natalizio, e soprattutto nella solennità dell’Epifania, sottolinea l’importanza per ogni battezzato di riscoprire la propria vocazione apostolica e di prendere coscienza della missione tipica della Comunità ecclesiale. Illuminati dal fulgore di Cristo, i credenti sono inviati a diffondere attorno a loro il Vangelo della speranza e della pace e della solidarietà, mediante un impegno concreto al servizio dei fratelli.

3. Certamente avrete avuto diverse occasioni di rendervi conto personalmente della necessità che l’uomo ha di Dio e constatare la gioia che egli prova nell’incontrarlo. I Santuari, le Basiliche e i vari luoghi di culto, meta di numerosi pellegrinaggi, non stanno forse a testimoniare la sete di Dio che caratterizza la nostra società, pur in mezzo a tante contraddizioni? Avrete sicuramente notato quanto siano molteplici e misteriose le vie attraverso le quali il Signore viene incontro a chi lo ricerca con cuore sincero. Mediante il ministero sacerdotale, molti di voi sono posti a contatto diretto con le anime bisognose della misericordia e della tenerezza di Dio. Grazie all’organizzazione dei viaggi vi è data l’opportunità di far conoscere le ricchezze della fede a tanti uomini e donne d’ogni provenienza.

Carissimi fratelli e sorelle, mentre vi ringrazio per questo servizio ecclesiale che svolgete, vi esorto a progredire voi stessi sempre più sul cammino della intima conoscenza e sequela di Cristo. Solo così, infatti, potrete trasmettere a quanti incontrate il desiderio di ricercare Iddio e condividere con loro la gioia di amarlo e seguirlo fedelmente.

Maria, Vergine Fedele, sia il modello di questo vostro importante apostolato e vi sostenga ogni giorno nella preghiera e nel lavoro. Imparate da Lei ad essere in ascolto costante del Signore, e allo stesso tempo attivamente impegnati al servizio del prossimo.

Con tali sentimenti, di cuore, imparto la mia benedizione a voi, e agli appartenenti ai vari Organismi diocesani e nazionali che voi qui rappresentate.

 

© Copyright 1992 - Libreria Editrice Vaticana

 



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