DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AD UN GRUPPO DI SEMINARISTI DEI PAESI BASSI
Martedì, 19 ottobre 1993
Signori Cardinali,
Venerati fratelli nell’Episcopato e nel sacerdozio,
Cari diaconi e seminaristi,
Cari fratelli e sorelle!
La promessa del Signore “Vi darò pastori secondo il mio cuore” (Ger 3, 15) suscita nell’anima di tutti noi l’implorazione fiduciosa e ardente a Dio Padre, perché mandi alla sua Chiesa numerosi e santi sacerdoti capaci di manifestare agli uomini d’oggi la sua fedeltà e la sua bontà (cf. Pastores dabo vobis, 82).
Sono lieto di celebrare oggi l’Eucaristia insieme a voi, che provenite da diverse diocesi dei Paesi Bassi, e in modo particolare con voi, cari giovani, che vi preparate al sacerdozio nei convitti di Utrecht e Bovendonk. In questo sacramento riceviamo la Parola divina e il Pane eucaristico, i doni divini, mediante i quali lo Spirito Santo ci trasforma nel Corpo di Cristo modellando i nostri cuori su quello di Cristo buon Pastore.
Anche a voi, carissimi fratelli e sorelle, diaconi e laici, venuti in pellegrinaggio alle Tombe degli Apostoli, rivolgo un appello accorato a rispondere alla grazia di Dio e a pregare instancabilmente per le vocazioni. Il nostro mondo ha bisogno di una nuova proclamazione di Cristo Via, Verità e Vita.
Affidiamoci all’amore della beata Vergine Maria, Madre di Gesù Cristo e Madre di tutti i suoi discepoli. Nelle sue virtù troviamo l’esempio per la nostra risposta personale alla chiamata di Dio. Con la sua intercessione possiamo proseguire il nostro cammino, col cuore pieno di fede, speranza e carità.
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