DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLE CONGREGAZIONI TEATINE MASCHILE E FEMMINILE
Sabato, 23 ottobre 1993
Carissimi Fratelli e Sorelle,
1. Sono molto lieto di avere questo incontro con voi, che formate la Famiglia Teatina nei suoi due rami dei Chierici Regolari e delle Suore dell’Immacolata Concezione.
Duecento anni or sono – come è stato ricordato dal Preposito Generale, Padre Gabriele Darida, che ringrazio per le sue sentite espressioni – Pio VI proclamò le virtù eroiche di Orsola Benincasa. Tale felice ricorrenza e l’odierno incontro richiamano le vostre Congregazioni ad un salutare approfondimento della rispettiva identità, così che il carisma dei venerati Fondatori possa essere vissuto con rinnovato impegno nell’“oggi” della Chiesa e della società.
2. San Gaetano da Thiene proclamò con la vita che la via maestra di ogni autentico rinnovamento nella Chiesa è quella della santità. Come egli seppe far mirabilmente fruttificare il carisma donatogli dal Signore, attuando quello spirito di autentica riforma, che trovò la sua più autorevole formulazione nel Concilio di Trento, così il medesimo carisma chiama voi, oggi, ad impegnarvi nella nuova evangelizzazione, compito quanto mai rispondente alle intenzioni profonde del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Vi esprimo il mio compiacimento, cari Chierici Regolari, per il proposito da voi confermato di piena fedeltà al vostro Fondatore, del quale volete far rivivere gli ideali nell’epoca presente, particolarmente bisognosa di maestri che siano anzitutto testimoni. “Possa il mondo del nostro tempo – scriveva sapientemente Paolo VI – ricevere la buona novella non da evangelizzatori tristi e scoraggiati, impazienti e ansiosi, ma da ministri del Vangelo, la cui vita irradii fervore, che abbiano per primi ricevuto la gioia del Cristo, e accettino di mettere in gioco la propria vita affinché il Regno sia annunziato e la Chiesa sia impiantata nel cuore del mondo” (Evangelii nuntiandi, 80).
3. El carisma de vuestra Fundadora, amadas Religiosas Teatinas de la Inmaculada Concepción, sigue vivo en vosotras. La celebración de esta gozosa efemérides es una invitación que el Señor os dirige para que continuéis vuestro fecundo servicio eclesial desde la santidad de vida y el empeño apostólico. El presente Centenario os invita a tomar una conciencia más viva de los retos que afronta la Iglesia en nuestros días. Vosotras sois hoy las depositarias de aquel impulso espiritual que Sor Úrsula Benincasa supo dar a cuantos se acercaron a ella en busca de luz y consuelo. Os exhorto, pues, a continuar vuestra labor pedagógica, misionera, catequética y social, procurando que el ideario de vuestros centros y casas esparcidos por el mundo esté siempre inspirado en las exigencias del Evangelio y en la fidelidad al Magisterio de la Iglesia.
Fieles a dicho espíritu habéis plasmado en vuestras Constituciones aquello que fue el lema de vida de vuestra Fundadora y que vosotras queréis que sea también el vuestro: “ Siendo María nuestro modelo de entrega a Dios, queremos, a imitación de Ella, vivir la consagración como servicio gozoso, para ser testigos en el mundo del amor del Padre, y fermento renovador en la vida de la Iglesia ”.
4. Carissimi, invochiamo ora insieme l’intercessione di San Gaetano e della venerabile Orsola, affinché sui vostri buoni propositi scendano abbondanti le grazie del Signore. Vi accompagni e vi sostenga sempre anche l’apostolica benedizione, che imparto di cuore a voi qui presenti e all’intera Famiglia Teatina.
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