DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE NASRALLAH-PIERRE SFEIR,
PATRIARCA DI ANTIOCHIA DEI MARONITI
Sala Clementina - Martedì, 29 novembre 1994
Signor Cardinale,
L’entrata del Patriarca d’Antiochia dei Maroniti nel Collegio cardinalizio, che stiamo per celebrare, costituisce un avvenimento che sono felice di sottolineare in occasione di questo breve incontro.
Mentre La accolgo, con molti membri della gerarchia maronita, con rappresentanti della società civile, come pure con i suoi collaboratori e alcuni dei suoi parenti, il mio pensiero si rivolge con emozione verso la sua patria, costantemente presente nella mia preghiera. Possa il suo cardinalato rinforzare ancora il legame storico fiducioso tra la comunità maronita e la Chiesa di Roma!
Il saluto affettuoso che rivolgo a Lei, Signor Cardinale, come alle persone che La circondano, Le chiedo di trasmetterlo a tutti i suoi compatrioti, in segno d’incoraggiamento nella speranza, attendendo che mi sia dato di visitare il suo amato paese.
Affido all’apostolo Pietro, di cui i patriarchi maroniti prendono il nome, la sua persona, la Chiesa maronita e l’insieme dei suoi fratelli libanesi; Lo prego in particolare per quelli che preparano l’importante atto che sarà il Sinodo per il Libano.
Di gran cuore, accordo a Lei e ai suoi parenti e compatrioti, la benedizione apostolica.
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