DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLA DELEGAZIONE DELLA
«EVANGELICAL LUTHERAN CHURCH IN AMERICA»
Lunedì, 11 dicembre 1995
Cari amici in Cristo,
È per me una gioia porgere il benvenuto a questa Delegazione della Evangelical Lutheran Church in America, in occasione della vostra visita alla Città in cui gli apostoli Pietro e Paolo furono testimoni di Cristo e offrirono la vita in nome del Vangelo. I vostri giorni qui a Roma, che si inseriscono in una serie di altre visite di questo tipo, hanno lo scopo di accrescere la reciproca conoscenza e di stringere ancora più i nostri rapporti.
I nostri sforzi in senso ecumenico devono essere improntati a un profondo senso di speranza, perché è il Signore stesso a chiamarci all’unità e la sua grazia ottiene risultati laddove le opere umane falliscono. Nel dialogo tra Luterani e Cattolici si è raggiunto un importante stadio allorché è stato possibile prendere in esame la dottrina della giustificazione. Dobbiamo pregare insieme perché si possa giungere a una visione comune di questo tema centrale della nostra fede.
Dobbiamo nutrire la certezza che gli ostacoli, che ancora impediscono a Luterani e Cattolici di esprimere, come vuole il Signore, la piena unità visibile, spariranno infine dinanzi alla “potenza di Dio per la Salvezza” (Rm 1, 16). Possa l’imminente Giubileo per l’Anno 2000 spronarci a nuovi sforzi per attendere alla preghiera di Gesù per i suoi discepoli: “Siano anch’essi una cosa sola, perché il mondo creda” (Gv 17, 21).
“La grazia del Signore Gesù sia con voi” (1 Cor 16, 23).
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