DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI RAPPRESENTANTI DELL’AZIONE CATTOLICA RAGAZZI
Venerdì, 22 dicembre 1995
1. Sono felice di incontrarvi, carissimi Ragazzi e Ragazze dell’Azione Cattolica Italiana, che vedo qui accompagnati dall’Assistente Generale e dal Presidente Nazionale. Quando si avvicina il Natale, io so che arriva la visita dell’“ACIERRE”, ed è una bella occasione per fare gli auguri a voi, che ne siete gli ambasciatori, e a tutti gli “Acierrini”, vostri amici.
Quale dono natalizio, vorrei consegnarvi idealmente il Messaggio che ho scritto per la Giornata Mondiale della Pace del prossimo primo gennaio. Come ha ricordato anche il vostro “portavoce”, questo Messaggio affronta il problema delle forme di violenza che colpiscono i più piccoli e lancia un appello a costruire per loro, per voi e per i ragazzi del mondo intero, un futuro di pace.
2. So che l’Azione Cattolica Ragazzi è particolarmente attenta a queste problematiche. Non solo attenta, ma concretamente impegnata a “preparare la via” della pace. Ne è prova l’iniziativa che state sostenendo a Sarajevo e in altre città della Bosnia-Erzegovina colpite dalla guerra. Il vostro impegno in favore delle “scuole interetniche” è importante, per il sostegno concreto che offre, ma ancora di più per il significato che assume. Aiutare ragazzi musulmani, serbi e croati a vivere insieme a scuola, cioè nell’ambiente che, dopo la famiglia, è quello educativo per eccellenza: ecco un’autentica opera di pace. Tutto ciò fa bene anche a voi, ragazzi dell’Azione Cattolica: vi stimola cioè a conoscere e rispettare i coetanei di altri paesi, culture e religioni e a diventare così validi costruttori di pace.
3. Il Signore, che ha scelto di farsi Bambino per recare al mondo la vera Pace, doni un Natale colmo di gioia a voi, ai vostri educatori, ai vostri genitori e ad ogni ragazzo e ragazza dell’Azione Cattolica Italiana.
Con la mia Benedizione offro a tutti e a ciascuno l’augurio affettuoso di Buon Natale!
Al termine del discorso il Papa ha aggiunto:
Siete venuti da diverse parti d’Italia. Bene, vi ringrazio. Al Nord c’è neve, al Sud c’è pioggia. “Rorate caeli desuper”!
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