DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AD UN GRUPPO DI PELLEGRINI POLACCHI
Cortile del Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo
Solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria
Domenica, 15 agosto 1999
Dio vi ricompensi perché siete venuti qua. Oggi si compiono 21 anni, ma sembra che tutto sia capitato solo ieri. Comunque, 21 anni, è già qualcosa di più. Voi tutti siete più vecchi.
Oggi concludiamo il giorno che è un giorno di grande solennità ecclesiale: l'Assunzione della B. V. Maria. In questo stesso giorno, per noi polacchi, ricorre la memoria della vittoria, del «Miracolo sulla Vistola». Tra tutti i luoghi che ho potuto visitare il giugno scorso in Polonia ho conservato, in modo particolare, nel mio cuore, Radzymin: il luogo dove si è svolta la battaglia, che ha deciso il futuro della guerra contro i bolscevichi. Questa guerra - come ho già detto - era una delle più importanti guerre d'Europa.
In spirito ritorno su quel luogo. Proprio in quell'anno, 1920, io sono nato. Sempre mi chiedo, che cosa sarebbe successo senza l'«evento di Radzymin», senza il «Miracolo sulla Vistola»? Questo evento, questo giorno, si è iscritto profondamente nella mia storia personale, nella storia di noi tutti. Voi siete più giovani, ma siete un prolungamento di quell'anno 1920, del «Miracolo sulla Vistola», dell'«evento di Radzymin».
Sono contento, perché abbiamo potuto terminare così questa solennità mariana, e, allo stesso tempo, fare memoria di un grande ricordo dalla nostra storia nazionale.
Vorrei benedire voi tutti.
Vi benedica Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo.
Buona notte!
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