DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
A S.E. IL SIGNOR EMILE LAHOUD,
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DEL LIBANO
Sabato, 15 maggio 2004
Signor Presidente,
Accolgo con gioia Vostra Eccellenza e porgo a Lei, come a tutta la delegazione che l'accompagna, un cordiale benvenuto.
Serbando un lieto ricordo della mia visita apostolica nel suo caro Paese, formulo voti cordiali per la sua persona e per tutti i suoi compatrioti. Chiedo a Dio di aiutare tutti i libanesi a consolidare l'unità della loro Nazione, nella concordia e nel rispetto di tutti coloro che la compongono, e auspico che la canonizzazione di un figlio della vostra terra, P. Nimatullah Al-Hardini sia, per i suoi concittadini, un esempio di vita fraterna. Prego Dio di sostenere anche gli sforzi di tutti gli uomini di buona volontà a favore della pace, specialmente nella regione del Medio Oriente, tanto provata da violenze inaccettabili.
Su Vostra Eccellenza, sulla sua famiglia, sul caro popolo libanese e sui suoi dirigenti invoco l'abbondanza delle Benedizioni divine.
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