DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
A S.E. IL SIGNOR JORGE SAMPAIO
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DEL PORTOGALLO*
Venerdì, 12 novembre 2004
Signor Presidente,
È con grande piacere che La ricevo e La saluto, Eccellenza e distinto seguito, ricordando il saluto che ci siamo scambiati durante la visita che ho compiuto nella Sua amata Patria per beatificare due piccoli grandi portoghesi: Francisco e Jacinta Marto.
La Luce caritatevole, che risplendette nella loro vita, anela ad estendersi a tutto il mondo. Questo continua a guardare con speranza al Portogallo, soprattutto man mano che prende coscienza della grave crisi di valori vissuta dalla società attuale, sempre più insicura di fronte alle decisioni etiche indispensabili per il cammino futuro dell'umanità.
La formazione di una coscienza critica riguardo al discernimento del senso della vita e della storia costituisce la sfida culturale più grande del momento attuale, che la Chiesa e il Portogallo desiderano affrontare in una sana collaborazione, come dimostra il nuovo Concordato che sta per entrare in vigore. Su di voi, sulle vostre famiglie e sul vostro popolo invoco di tutto cuore la Benedizione di Dio Onnipotente.
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