PAOLO VI
ANGELUS DOMINI
Domenica, 22 dicembre 1968
Apriamo la finestra e istintivamente l’occhio, il pensiero, il cuore vanno al cielo, non potendo sottrarci al fascino di meraviglia e di attesa per il lancio dell’«Apollo 8» verso la Luna con tre uomini a bordo preparati all’esplorazione celeste del muto ed argenteo satellite della nostra Terra. Con tutto il mondo, che segue con ansia l’audacissima e studiatissima impresa, innalziamo anche Noi il Nostro plauso per l’incalcolabile sforzo scientifico e organizzativo che ha reso possibile la temeraria e impensabile avventura, accompagniamo con i Nostri voti i coraggiosi astronauti volanti nello spazio a vertiginosa velocità, augurando felice successo a così rischioso viaggio interplanetario, e preghiamo il Signore per loro e per il mondo trasognato alle conquiste della scienza e del lavoro umano, affinché questo nuovissimo avvenimento cresca nell’uomo il concetto di sé, come cittadino di quel meraviglioso universo dove sempre più ci si manifesta la grandezza, la potenza, la sapienza di Dio.
Ma poi lo sguardo Nostro si abbassa su voi, Figli carissimi, qua convenuti con intenzione particolare, pia e deliziosa. Ecco: voi Ci portate i vostri figli, bimbi e fanciulli, i quali, a loro volta, portano con sé, affinché con loro Noi le benediciamo, le statuette raffiguranti il Bambino Gesù, destinate ai presepi delle loro case. Oh! com’è bella, com’è gentile, com’è religiosa oggi codesta preziosa vostra presenza!
Grazie, grazie a chi ha promosso e a chi accompagna codesta iniziativa. Grazie al Nostro Cardinale Vicario, qui presente; grazie al Signor Sindaco di Roma, che ha voluto personalmente associarsi a questo episodio di genuino carattere popolare; grazie ai Genitori e a tutti coloro che guidano a Noi questi carissimi Nostri Figli con la loro figurina di Gesù Bambino per i loro presepi domestici!
Ragazzi e ragazze! dico ora a voi. Pregheremo la Madonna, la santa, dolcissima Madre di Gesù; poi benediremo voi tutti e quanti Ci ascoltano, e insieme le vostre statuette e immagini di Gesù, nato per noi a Betlemme, per farci buoni e per salvarci tutti. Non è una favola; è una storia vera! State attenti, e preghiamo. Sono vicino a Noi, voi li vedete, due vostri compagni, che vi rappresentano tutti. Dunque, preghiamo.
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