PAOLO VI
ANGELUS DOMINI
Domenica 6 settembre 1970
Una semplice circostanza locale attira la Nostra attenzione: la Parrocchia di Castelgandolfo, dove ci troviamo, celebra oggi la sua festa patronale con la premiazione delle sue classi della Dottrina cristiana. I fanciulli sono al centro di questo piccolo, ma simpatico e significativo avvenimento locale; ed a Noi piace dire qui pubblicamente quanto godiamo di incontrarci con loro, e come il riconoscimento della loro qualità di discepoli della Dottrina di Cristo richiami in Noi stessi la coscienza del primo mandato del Nostro ministero apostolico, quello di insegnare, di insegnare il Vangelo, l’annuncio del regno di Dio, il messaggio della salvezza, la scienza della divina rivelazione, l’iniziazione alla fede e ai divini misteri. Ci sentiamo investiti dell’ultima voce di Cristo: Andate ed insegnate.
E questa esperienza si fa letizia e commozione quando vediamo davanti a Noi, alla Nostra scuola, i bambini, i ragazzi, i giovani, la nuova generazione che sale, e che mediante quell’umile, ma insuperabile insegnamento che chiamiamo catechesi, s’incontra con Cristo, il Maestro sommo di verità e di vita.
Cari Figlioli, cari fanciulli, come siamo contenti di avervi a Noi vicini, e di sapere che voi avete ascoltato e imparato la dottrina delle verità supreme, su Dio, su l’uomo, sul mondo, la dottrina che ci istruisce sul senso della nostra esistenza, che ci ammaestra su le virtù che fanno buona la vita. Venite, vi diremo, venite, figli carissimi, ascoltateci, noi v’insegneremo il timore di Dio,(Cfr. Ps. 33, 12.) ch’è l’inizio della vera sapienza. (2 Ps. 110, 10.)
Questa piccola festa ha un grande valore per tutti: la Chiesa vi esprime in pienezza la sua missione di maestra della fede. Noi ne siamo felici, anche perché vediamo dietro di voi i vostri Insegnanti, maestri e maestre. Non possiamo tacere il Nostro plauso per loro, il Nostro incoraggiamento, che si estendono a tutti gli Insegnanti di religione delle Parrocchie e delle Scuole: Noi vorremmo che essi sentissero con Noi la dignità, umile e grande, di cotesto paziente e sapiente servizio, e ne stimassero la sua decisiva importanza.
E i Genitori dove sono? non sono essi i primi maestri dei loro figlioli? Sì, essi sono associati alla responsabilità e al ministero della Chiesa per iniziare i loro figli alla fede e alla preghiera.
E gli altri, gli adulti? non siamo noi tutti, ad ogni età e in ogni condizione, sempre alunni di Dio? perché gli adulti, uomini e donne, non dovrebbero essere avidi di progredire nella inesauribile scienza della religione? Nel presente momento storico e culturale questo desiderio, questo dovere deve in tutti ridestarsi e realizzarsi.
I nostri ragazzi ce ne danno l’esempio. Che Maria ci assista in questo sforzo rigeneratore.
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