PAOLO VI
ANGELUS DOMINI
Festività dei SS. Apostoli Pietro e Paolo
Domenica, 29 giugno 1975
Eccoci alla festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo; che ci richiamano agli aspetti umani, storici e visibili della Chiesa cattolica e ce ne fanno intuire il mistero, cioè la presenza vivente di Cristo nell'umanità associata come corpo al Capo: «Ecco, disse Gesù, congedandosi dall'a scena visibile di questo mondo, io sono con voi fino alla fine del tempo» (Matth. 28, 20). Dei due Apostoli, uno, dice Prudenzio, un poeta cristiano, della seconda metà del IV secolo, rappresenta più chiaramente la vocazione delle genti, l'universalità cattolica, è S. Paolo; l'altro, il centro, la cattedra, l'unità della Chiesa, è S. Pietro (Cfr. PL 60, 322 ss. ). Intorno a questi due cardini si svolge il movimento storico del cristianesimo, che dagli Apostoli si trasmette con successione fedele di generazione in generazione, diffondendo nell'umanità i tesori della redenzione, la fede, la grazia, la carità, in tensione verso la santità, l'unità finale. Noi, a cui la Provvidenza ha affidato il tremendo e ineffabile ufficio della successione apostolica, organica e centrale, siamo i primi ad ammirare, ad onorare, a servire il disegno divino operante nell'umile nostra persona, e irradiante nel quadro dell'intera umanità.
Pregate per noi, oggi, fratelli tutti e figli carissimi, affinché siamo fedeli (1 Cor. 4, 2) al nostro mandato apostolico, il quale, appunto in omaggio all'intrinseca fedeltà, che esso reclama, vorrebbe essere diffusivo, comunicativo, offerto agli uomini del nostro tempo, ai Giovani specialmente. Al vespro di questa sera noi saremo felici di trasmettere le misteriose e umanissime potestà sacerdotali, qui, su questa Piazza a 359 Diaconi, provenienti da tutti i Continenti, comprese le Isole del Pacifico (uno mancherà, il Diacono Millard Boyer, richiamato in America per la morte dei Genitori e di due Zii, periti nel disastro aviatorio di New York; erano in viaggio per assistere qui all'ordinazione del Diacono stesso: pregate per lui, pregate per questi suoi Defunti; non sarà vana questa tragedia per i fini trascendenti della nostra cerimonia). La virtù apostolica non è spenta; essa vuol dare di sé, nel nome di Pietro e di Paolo, la testimonianza del suo perenne primaverile vigore. Ai Giovani, dicevamo, specialmente; a quelli che vogliono accogliere l'invito di Cristo, per dare alla loro vita il senso ed il valore eroico di giovare alla salvezza del mondo. Che Maria regina degli Apostoli, ci assista.
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