PAOLO VI
ANGELUS DOMINI
Domenica, 25 settembre 1977
Sì, Fratelli e figli carissimi: il Papa compie domani ottant’anni; tutti lo sanno e tutti ne parlano. Per fare di questa data, per sé insignificante, un avvenimento degno di preghiera e di gaudio comunitario sono venuti a Roma i diecimila affiliati alle nostre «Scholae Cantorum» dell’Associazione Italiana Santa Cecilia, ragazzi e giovani la maggior parte, che hanno riempito di canti, questa mattina, la Basilica di S. Pietro. Li vogliamo ringraziare e lodare anche da questa finestra.
Carissimi Figli! siate tutti ringraziati per codesta manifestazione della vostra bravura, che merita il titolo duplice di arte e di pietà e che esercitata in questa occasione ci dice il vostro amore alla Chiesa e alla Persona del Papa, che vi ammira, vi incoraggia e vi benedice.
E vi dobbiamo aprire il nostro animo: noi siamo divisi nel nostro cuore da un duplice sentimento: quello grave, relativo alla nostra età che non possiamo disgiungere dal preavviso, che essa porta con sé, cioè dall’approssimarsi della nostra fine nell’ordine della vita temporale: il timore del giudizio di Dio al momento della morte è sempre presente e pieno di mistero; esso ci obbliga ad una grande umiltà e ci fa invocare la misericordia del Signore e l’ausilio delle preghiere dei buoni; noi sentiamo la fragilità dell’essere umano, alla quale anche noi siamo, con Cristo crocifisso, totalmente soggetti: sia fatta la volontà di Dio.
L’altro sentimento è quello che riguarda l’ufficio che ricopriamo, quello di Pietro, che come Simone, figlio di Giona, sì, muore come ogni altro uomo mortale; ma come Pietro, cioè come fondamento della Chiesa, non muore e sfida i secoli futuri. La Chiesa rimane. Rimane in mezzo alle tempeste della storia. «Portae inferi non praevalebunt». La Chiesa resta fissa e forte nelle vicende di questo mondo, per predicare a tutti il Vangelo e la salvezza eterna; rimane in attesa del ritorno finale e trionfale di Gesù Salvatore.
Questo noi vogliamo ricordarvi, una lampada, una speranza per tutti che non si spegne e che dà senso e bellezza anche alla vita presente.
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