LETTERA DEL SANTO PADRE PAOLO VI
AL PROFESSOR GIUSEPPE LAZZATI,
RETTORE MAGNIFICO DELL’UNIVERSITÀ CATTOLICA
DEL SACRO CUORE DI MILANO
Al diletto Figlio il Prof. Giuseppe Lazzati
Rettore Magnifico dell’Università Cattolica del S. Cuore
L’avvicinarsi della Giornata Universitaria, che mobilita le coscienze cattoliche italiane in favore dell’Ateneo del S. Cuore, a Noi sempre diletto e vicino, come lo è stato ai Nostri Predecessori, Ci offre la gradita occasione di rivolgere con maggiore intensità il pensiero a codesta Università, e di far sentire il Nostro invito a sostenerne le molteplici iniziative.
Non ci sono ignote le difficoltà, che oggi rendono arduo il compito dell’Ateneo Cattolico, anche a motivo di questa sua qualifica, che rende unica e inconfondibile la sua fisionomia, ed è la sua ragion d’essere, senza la quale cadrebbe nel vuoto lo sforzo memorabile di quanti, pur fra grandi ostacoli, tale la vollero, libera, efficiente, onorata; né ci sfuggono le ripercussioni, che una particolare situazione ha ingenerato nell’opinione pubblica, anche cattolica, come abbiamo rilevato, scorrendo il «Resoconto Generale della Giornata Universitaria 1969», a Noi in questi giorni inviato, dal quale tuttavia chiaramente risulta che la nobilissima e tanto benemerita istituzione necessita di una crescente generosità da parte di tutti.
Per tali motivi abbiamo sentito il bisogno di dirigerci oggi direttamente a lei: non soltanto per trasmetterle il Nostro obolo, ma anche per ribadire la fiducia e la speranza che riponiamo sull’Università Cattolica italiana, tanto a Noi più cara perché ci ricorda gli anni del Nostro ministero sulla Cattedra ambrosiana. Ne abbiamo conosciuto e ne seguiamo le benemerenze nel campo della scienza e della cultura, il prestigio che essa ha acquistato per la serietà dei suoi studi e per il valore dei suoi Docenti, la cura dedicata alla maturazione umana e cristiana degli alunni, per renderli elementi costruttivi, uomini formati al senso cattolico, dalle idee chiare e dalla decisa volontà, nella società di domani. Ben si può dire che l’Università Cattolica ha corrisposto, fin dall’inizio, con chiaroveggenza che diremmo profetica, a quella ideale figura delineata dal Concilio Vaticano II con urgente ansia pastorale, con parole che debbono continuamente essere richiamate alla riflessione dei Professori e degli Studenti: «l’Università Cattolica deve effettuare una presenza, per così dire, pubblica, costante ed universale del pensiero cristiano in tutto lo sforzo dedicato a promuovere la cultura superiore, ed inoltre deve formare tutti i suoi alunni in modo che essi diventino uomini veramente insigni per sapere, pronti a svolgere compiti impegnativi nella società e a testimoniare la loro fede di fronte al mondo» (Gravissimum educationis, 10).
Le realizzazioni dell’Ateneo Cattolico, nei decenni della sua vita, dimostrano la verità di queste parole; che l’avvenire non le smentisca! Su questo chiaro programma, tracciato dai Vescovi della Chiesa universale, l’Università Cattolica deve continuare la sua missione, vagheggiata come suprema aspirazione dai cattolici italiani in lunghi anni di preghiera e di azione, e avviata a realtà, con sforzo generoso, da quella nobile corona di spiriti eletti, i quali, con l’indimenticabile Padre Gemelli, seppero imprimerle l’impulso che tuttora la muove. E se le odierne esigenze hanno richiesto, e richiederanno ancora, il necessario adeguamento alle realtà presenti, unico e irrinunciabile deve essere il suo compito, di testimoniare, con l’adesione fedele alla verità che fa liberi (Cfr. 8, 32) e al Magistero che la propone, con la rigorosità della ricerca scientifica, e con la concordia operosa degli spiriti, la presenza, la validità e la continuità perenne del messaggio cristiano nel mondo della cultura e della vita pubblica.
Tale impegno domanda sforzo e sacrificio, lealtà e coerenza, da parte di tutte le componenti dell’Ateneo: e Noi siamo certi che esse sapranno darlo. Attende altresì l’appoggio cordiale, aperto, concreto, di tutti i buoni italiani, per sostenere un’impresa di tanta responsabilità e delicatezza: per questo osiamo stendere Noi stessi la mano in nome dell’Università Cattolica, affinché la risposta alla prossima Giornata Universitaria sia veramente adeguata alle sue accresciute necessità.
La Nostra Apostolica Benedizione conforti quanti, nell’Università Cattolica e fuori di essa, risponderanno al Nostro invito, e sia pegno dei continui doni dell’Altissimo, fonte e garante della vera sapienza.
Dal Vaticano, il 12 marzo dell’anno 1970, settimo del Nostro Pontificato.
PAULUS PP. VI
Copyright © Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana