LETTERA DEL SANTO PADRE PAOLO VI
AL CARDINALE GREGORIO PIETRO AGAGIANIAN
Al Nostro Diletto Figlio
il Cardinale Gregorio Pietro Agagianian
Signor Cardinale,
Fa onore al Suo alto senso di responsabilità il gesto nobilissimo, con cui Ella ha voluto mettere a Nostra disposizione l’incarico di Prefetto della S. Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, al quale l’aveva chiamato la fiducia dei Nostri Predecessori, da Noi rinnovata con la stima e la benevolenza ch’Ella conosce.
Con piena comprensione abbiamo considerato le ragioni che hanno suggerito questo gesto, da Lei certamente ben meditato, ed è per un riguardo dovuto alle Sue condizioni di salute che Noi, sia pure con rammarico, ci siamo decisi ad accogliere la Sua insistente richiesta.
Nel momento in cui Ella così generosamente si distacca dal quotidiano campo di lavoro, il Nostro animo non può rimanere indifferente e non può privarsi di una occasione così opportuna per farle giungere l’attestato della Nostra viva e sincera gratitudine. A questo ci muove non soltanto la stima e l’affetto che da antica data ci lega alla Sua amabile persona, ma soprattutto il giusto riconoscimento della Sua attività a servizio di questa Sede Apostolica; attività svolta con illuminata esperienza e con pari saggezza e laboriosità, che Le hanno meritato, oltre la Nostra, anche la riconoscenza di tutti coloro che hanno a cuore la causa delle Missioni cattoliche.
Gravi avvenimenti e profonde trasformazioni si sono susseguiti nel mondo in questi ultimi tempi, senza risparmiare i territori dove la Chiesa è protesa a svolgere il suo mandato missionario. Se oggi ci congratuliamo per la sempre più viva ed operosa presenza cristiana in quelle regioni, se ammiriamo la crescente vitalità del lavoro missionario, ciò si deve in gran parte all’efficienza e alle sapienti direttive della Nostra tanto benemerita Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. E si deve in particolare alla lungimiranza di chi ne ha finora diretto le sorti - ci piace rilevarlo pur sapendo di mettere a prova la Sua ben nota modestia - se cotesto Sacro Dicastero oggi con rinnovato spirito affronta i non pochi e difficili compiti che in questo periodo Post-conciliare si impongono all’attività missionaria della Chiesa.
Tanta ricchezza di bene germinata dal Suo fervido zelo dimostra quanto sia stata benedetta da Dio la fatica del suo servo buono e fedele; e Noi di cuore Le auguriamo che essa possa trasformarsi in perenne sorgente di conforto e di santa letizia per l’avvenire.
Nella fiducia che Ella, Signor Cardinale, pur sollevato dal grave peso di tante responsabilità, vorrà continuare ad assisterci con la Sua saggezza e con la Sua preziosa esperienza, Noi chiediamo al Signore che, facendole dono di nuova vigoria fisica, La conservi ancora a lungo per il bene della Chiesa, mentre in pegno della Nostra benevolenza Le impartiamo l’Apostolica Benedizione.
Dal Vaticano, 19 ottobre 1970, anno ottavo del Nostro Pontificato.
PAULUS PP. VI
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